Le vie dell’Eden
- Autore: Eshkol Nevo
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2022
Nella sua ultima fatica letteraria, Le vie dell’Eden (Neri Pozza, 2022, trad. di Raffaella Scardi), attesissima dai suoi fedeli lettori, Eshkol Nevo ripete in qualche modo l’architettura dell’ormai celebre Tre piani, da cui è stato tratto il film italiano di Nanni Moretti. Anche qui ritroviamo tre racconti slegati fra loro solo apparentemente, ma uniti da un filo rosso, sia per i temi trattati, sia perché quasi come un vezzo lo scrittore semina nel racconto tracce che fanno sì che le storie raccontate si chiudano fra loro come in un virtuale cerchio.
L’amore di coppia ha le sue difficoltà enormi da superare: così appare squilibrato nel primo racconto il rapporto tra due sposini in luna di miele in Bolivia, Ronen Amirov e sua moglie Mor. Li incontra per caso in una gelateria il narratore della storia, Omri, anche lui turista, reduce da un recente divorzio, che percepisce subito che Ronen è poco loquace, in difficoltà, forse non felice. Di notte, mentre è solo nel suo ostello, Omri riceve la visita inaspettata della giovane donna, che ha lasciato il marito addormentato, e ora, dopo aver parlato di sé e dei suoi problemi matrimoniali, si avvicina allo sconosciuto e uscendo lo bacia. Solo dopo esser tornato in Israele Omri legge sul giornale che c’è stato un incidente in Bolivia, e Ronen è caduto dalla bicicletta sulla Strada della Morte rimanendo ucciso. Ora si sta celebrando la settimana di lutto e lui decide di partecipare incontrando di nuovo Mor. Ma da questo secondo incontro tra i due parte una vicenda difficile da decifrare per Omri, che potrebbe costargli la libertà... Chi è Mor? Nevo riesce a decostruire la storia assegnando a ciascuno una diversa verità.
La storia del dottor Caro e della sua giovane specializzanda Liat è altrettanto inquietante: lui è vedovo dell’amata Niva, i due figli sono all’estero. La ragazza e lui sembrano avere tanto in comune, in fatto di cibi, gusti musicali, abitudini. Una sorta di consuetudine si è instaurata tra l’anziano primario e la giovane dottoressa: il primario la vede con atteggiamento paterno o almeno lui crede che sia così. Una sera, a un gesto innocente del primario, come faceva con sua figlia bambina, Liat reagisce in modo violento, si allontana indignata e lo denuncia per molestie. Il processo che ne deriva pone molti interrogativi, vista l’ambiguità della situazione. Ho ripensato al bel romanzo di Philip Roth, La macchia umana, che in qualche modo riecheggia una storia di equivoci e ambiguità che qui vengono così ben raccontate.
Il terzo racconto, quello che conclude il libro, vede ancora protagonista una donna, Heli Raz. Vive con il marito Ofer, il loro rapporto dura da moltissimi anni, anche se è diventato abitudinario e poco stimolante, soprattutto dal punto di vista sessuale. Nondimeno i due hanno abitudini consolidate, come quella di passeggiare insieme in un frutteto intricato vicino alla loro casa. Durante una di queste mattinate, Ofer si allontana da lei e scompare nel nulla. Madre e figlia non si rassegnano: forse non è morto, forse nel suo blog che teneva scrivendo brevi racconti con uno pseudonimo c’è un segnale che porti alla verità? Chi era davvero Ofer?
Il finale di questa storia offre al lettore pagine di rara intensità, sia sul piano strettamente letterario, ma anche nella capacità di Nevo di costruire atmosfere stranianti, in cui la verità sembra sfuggire, anzi intorno a ogni personaggio si crea un velo di incertezza, di doppiezza, di difficile decodificazione. Di sogno forse.
La Bolivia, Tel Aviv, Gerusalemme, i suoi dintorni, il deserto, l’ospedale, il posto di polizia, i ristoranti, il frutteto cittadino, l’intricata vicenda che coinvolge persone di età diverse, diversi modi di vivere la coppia, la paternità, la relazione con i figli adulti e i segreti che ciascuno di noi nasconde danno l’idea di un’umanità contemporanea in grande difficoltà emotiva, affettiva, relazionale.
Le pagine di Eshkol Nevo ancora una volta ci coinvolgono in un gioco di specchi ricco di suggestioni e contraddizioni, mettendoci di fronte a scelte etiche e a prese di posizione definite. I racconti di Ofer, una sorta di meta letteratura contenuta nella storia, “the play within the play”, una citazione shakespeariana forse involontaria, ricordano il potere salvifico della parola letteraria e le verità che può celare. In questo caso parole di grande qualità.
Le vie dell'Eden
Amazon.it: 9,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le vie dell’Eden
Lascia il tuo commento