Le vostre zone erronee
- Autore: Wayne Dyer
- Genere: Psicologia
- Categoria: Saggistica
È un libro parecchio datato, ma quanto mai attuale, soprattutto dopo l’avvento dei social network e la conseguente estensione e visibilità delle varie nevrosi.
"Le vostre zone erronee" si configura come il primo dei tre livelli che lo psicologo ha ideato per mettere a disposizione di tutti noi delle valide nozioni che disinnescano alcuni meccanismi deleteri. A ogni livello, corrisponde un libro e questo è il primo dei tre (gli altri due, che ho già recensito, sono"Prendi la vita nelle tue mani" e "Te stesso al 100%").
Nel primo "step", che tratteremo adesso, Dyer delinea il ritratto di un individuo che viene considerato "nella norma" all’interno della società occidentale, ma si tratta chiaramente di una persona malata e affetta da più nevrosi (sì, secondo Dyer, tutta la nostra società è malata: chi può dargli torto?).
In questo primo step, si debellano quelle che lui definisce "zone erronee", mirando non di certo alla perfezione, ma alla piena accettazione di noi stessi e alla conseguente emersione del nostro Io autentico.
Le caratteristiche della persona "normale", che in realtà affoga nelle sue nevrosi, possono mutare se quella persona decide di staccarsi dal senso comune (definito troppo spesso "buon senso", per edulcorare la realtà, ovvero la classica gabbia dorata) e dalle consuetudini che gli altri le hanno inculcato, per rispondere finalmente a se stesso, decidendo di preferire uno stato d’animo ad un altro, accogliendo e accettando però tutte le emozioni. In questo modo può smettere di proiettare le proprie frustrazioni sugli altri dando la colpa a questi ultimi se la loro vita non li soddisfa, cessando col cercare la serenità e la soddisfazione all’infuori di se stessi. Accettare la responsabilità che ciò che va bene o male nella nostra vita dipende quasi sempre da noi e dalle nostre scelte (sottolineo "quasi" perché le malattie e la morte arrivano per tutti) è un punto di vista coraggioso e vincente.
Dyer ci invita a neutralizzare altri meccanismi: il cercare costantemente l’altrui approvazione e quindi, spesso, non pensare con la propria testa, ma lasciare che altri, perfino delle regole comuni assurde, definiscano ciò che è meglio per noi, ciò che deve piacerci, ciò che dobbiamo fare, come dobbiamo vivere la nostra vita.
Il restare intrappolati nei sentimenti del passato (senso di colpa) e del futuro (inquietudine) e per questo non vivere il presente. Tutto è possibile, coltivando l’indipendenza emotiva ed interiore che ci emancipa dal dare troppo peso al giudizio altrui.
Finito questo primo step/libro, si passa da una condizione di nevrosi/ansia/malessere ad uno stato NEZ (senza zone erronee), ovvero uno stato privo di "patologie", ma ancora lontano da quella che lui definisce "super salute", al terzo libro/livello. Approdati qua, si vive davvero la vita che si desidera, nonostante i problemi e le ansie (quelle non le leva nessuno!), mettendo in atto il proprio potenziale e vivendo creativamente ogni ambito della vita.
Chiunque può farlo, basta "regredire", ridurre, tornare al nucleo fondamentale, ai nostri istinti che suggeriscono sempre cosa va bene per noi.
Pronti per questo viaggio? Ne vale la pena, davvero! Un viaggio dentro di voi!
Le vostre zone erronee. Guida all'indipendenza dello spirito
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