Lev
- Autore: Barbara Vagnozzi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2015
“Lev” (Gallucci 2015), scritto e illustrato da Barbara Vagnozzi, è la vera storia di Lev Nelken, un ragazzino ebreo di 13 anni che sfuggì alla persecuzione nazista scappando con uno degli ultimi Kindertransport, diventato ingegnere di successo.
“Mi chiamo Lev, che in ebraico vuol dire cuore. Ho una sorella Hanna, di due anni più grande di me. Papà lavora in fabbrica. Mamma si occupa della casa, dei bambini e dei nonni”. Lev, un bambino biondo che viveva a Breslau in Germania, dove era nato nel 1926, aveva una grande passione che consisteva nel collezionare francobolli. “Li guardo e immagino i paesi da cui provengono”. Il bambino era molto orgoglioso della sua collezione che, grazie all’aiuto dei suoi amici, cresceva di giorno in giorno. Quando nel 1935 erano entrate in vigore le leggi razziali, Lev aveva nove anni, da quel momento gli ebrei come lui avevano perso la cittadinanza tedesca e tutti i diritti sociali e politici. “Non posso più entrare nella panetteria sotto casa per comprare i biscotti”. Il bambino era stato testimone della “notte dei cristalli”, quando il 9 novembre del 1938, durante “una notte terribile”, i nazisti avevano distrutto centinaia di negozi degli ebrei, saccheggiandoli e dandoli alle fiamme, assaltando anche ospedali, scuole e sinagoghe. “Molti di noi sono deportati”. La famiglia di Lev era riuscita a salvarsi grazie alla loro domestica Helga. “Presto, scappate”. Nessun Paese voleva accogliere gli ebrei in fuga verso un’ipotetica salvezza. La Gran Bretagna aveva accettato di accogliere i bambini “che almeno loro possano salvarsi trovando rifugio all’estero”. Le associazioni britanniche si misero in moto per raccogliere fondi e organizzare il trasporto e l’accoglienza per aiutare i bambini ebrei a lasciare la Germania. Nel 1938, Hanna lasciava la sua famiglia per raggiungere l’Inghilterra. Qui la ragazzina “cuce i bottoni in una sartoria” per riuscire a guadagnare soldi necessari affinché anche il fratello potesse giungerla nel Regno Unito. Ma questo lavoro non era stato sufficiente, solo con l’aiuto di una signora inglese che aveva organizzato una colletta tra le sue amiche, nel 1939 Lev poteva saliva su uno degli ultimi treni di bambini profughi. “In un anno siamo stati salvati in diecimila dagli inglesi”. Alla stazione il tredicenne Lev, con la sola compagnia della sua collezione di francobolli, salutava i suoi genitori. Il ragazzino non sapeva cosa lo attendeva in un Paese straniero e lontano ma era certo che la follia nazista era ormai dietro le spalle. La narrazione di Lev, arricchita da coinvolgenti illustrazioni, illustra anche per i più piccoli un periodo storico buio in cui sopravvivere era veramente arduo. Una storia attuale, scritta anche in lingua inglese, dove l’accoglienza diventa protagonista. Tanti anni sono trascorsi da quei tragici avvenimenti ma la cronaca quotidiana mostra che la storia si ripete e diventa imperativo aprire la mente e il cuore per accogliere chi cerca una promessa di futuro e speranza. “Sono stato un uomo fortunato. Ora sono un uomo di successo, lavoro con ebrei, cristiani, induisti: io non ho mai fatto differenze”.
Lev. Ediz. italiana e inglese
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