Lo squarcio di Luigi Cappelli

"Lo squarcio" è il primo romanzo scritto da Luigi Cappelli. Un romanzo insolito, che offre un’originale sintesi tra fantasia e realtà: tra il fantasy e l’autobiografico, per concludersi con una fusione dei due mondi passato e presente...

L’eterna lotta tra il Bene e il Male è al centro della storia, in cui un "viaggiatore" dal futuro torna indietro nel passato per salvare il mondo, quasi fosse una conseguenza logica e inevitabile. Per spiegare tutto questo ad un primo capitolo dominato dalla fantasia, ricco di mistero e magia, ne segue uno autobiografico… Strano, ma anche commovente, che l’autore metta tanto di suo in un libro di fantasia, esponendo i suoi ricordi, i suoi sentimenti, la sua vita, per giustificare la necessità di conoscere "il viaggiatore", non solo il suo mondo ultratecnologico, ma anche il suo piccolo universo personale, quello in cui è cresciuto circondato dall’amore dei genitori e dove vive la sua vita serena, prima di essere catapultato in un mondo di cinque secoli prima, diventando il prescelto per salvare il mondo.

Prendendo preziosi spunti da film di culto come "Timeline", "Frequency" o "Ritorno al futuro", Cappelli riesce a fondere due mondi lontani tra loro anni luce, narrandoci ancora una volta l’eterna lotta tra il Bene e il Male, facendoci capire tra le righe che se ognuno di noi darà più importanza all’onestà, all’amore, alla famiglia e alla giustizia, il mondo sarà migliore.

Come recita la IV di copertina "Luigi, un po’ Robin Hood, un po’ Don Chisciotte, si schiera sempre dalla parte dei buoni, dei più deboli, eternamente in lotta per un mondo migliore dove non conta solo il denaro, ma i buoni sentimenti. E in questo mondo deve esserci anche un posto per sognare, per far viaggiare la fantasia: non c’è bisogno di andare lontano, basta il giardino di casa!"