March. Il padre delle piccole donne
- Autore: Geraldine Brooks
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: BEAT
- Anno di pubblicazione: 2015
“21 ottobre 1861. Perdona la pessima calligrafia, ma un esercito in marcia non mette a disposizione alcun luogo tranquillo in cui riflettere e dedicarmi alla corrispondenza”.
Mentre la Guerra di Secessione Americana stava dilaniando il Grande Paese, il cappellano March scriveva a sua moglie Marmee, seduto al riparo di un grande albero appoggiato allo scrittoio portatile “che tu e le ragazze così premurosamente mi avete procurato”. In quella fredda serata autunnale, in quel campo di battaglia della Virginia, dove i gorghi fangosi del fiume Potomac erano pregni del sangue dei soldati, March scrivendo a casa osservava il tramonto. March aveva promesso a sua moglie di scriverle tutti i giorni, perché “è come se, per un istante, lei fosse qui con me, e sento la sua mano posarmisi leggera e rassicurante sulla spalla”.
Il cappellano dell’Unione aveva dinanzi agli occhi l’immagine delle sue quattro piccole donne: Meg, Jo, Beth e Amy, mentre si trovavano in salotto, nello studio, in camera o nel prato con un libro in mano, semmai discorrendo del padre lontano e domandandosi dove si trovasse in quell’istante.
“Sappiate che non vi lascerò mai sole; perché se il mio corpo è lontano da voi, la mia mente vi è accanto e trae il conforto più grande dal vostro affetto...”.
A valle del fiume gli uomini addetti alla sepoltura erano immersi nell’acqua fino al petto per recuperare i corpi impigliati nei rami caduti, March cominciava a pensare che forse aveva ragione sua zia quando criticava il suo proposito di partire per la guerra. Una volta raggiunti i quarant’anni per un uomo non era più stagione per simili imprese. Ma che razza di uomo sarebbe stato il cappellano March se “dopo aver avuto tanto da dire nella battaglia delle parole, mi fossi sottratto ora a quella del sangue?”. No, la Virginia non sarebbe stata una passeggiata per le truppe dell’Unione. Una “vecchia casa secessionista” i cui soli abitanti erano un anziano e una schiava di colore era stata usata come ospedale da campo, quella dimora un tempo orgoglio dello spirito guascone e delle “belle maniere” del Sud, apparteneva a un ricordo lontano di March.
Vent’anni prima nella veste di un giovane venditore ambulante del Connecticut, il cappellano aveva conosciuto i Clement e Grace, la bella schiava negra, la stessa che ora si prendeva cura sia dei feriti sia del suo padrone. Eppure proprio Augustus Clement, tanti anni prima, aveva fatto frustare Grace per una veniale infrazione alla sua autorità. March in quello che un tempo era stato il salotto della signora Clement, aveva estratto dalla tasca della camicia un piccolo involto di seta che conteneva quattro ciocche di capelli. Un riccio corposo di un biondo splendente, legato con un nastro di satin rosa: “il vanto della mia piccola Amy”. Un ciuffo bruno “della mia tranquilla Beth” e un ricciolo castano di Meg. Da ultimo, la ciocca nera e lucida di Joe “la mia ragazza selvaggia”.
March. Il padre delle piccole donne (titolo originale March, traduzione di Chiara Gabutti) è un’opera di finzione ispirata a una delle grandi famiglie progressiste americane del XIX Secolo: gli Alcott di Concord nel Massachusetts. Con questo splendido romanzo storico, pubblicato da Neri Pozza nel 2005 con il titolo L’idealista, Geraldine Brooks ha vinto il Premio Pulitzer.
Il testo, scritto con lodevole precisione storica, è un omaggio a Piccole donne di Louise May Alcott (1832 – 1888), “icona della letteratura giovanile”, uno dei primi libri che trattano, anche se di sfuggita, della Guerra Civile. Non solo, la brava autrice australiana, appassionata lettrice delle vicende delle quattro sorelle March, racconta quello che la Alcott non descrisse, cioè l’anno trascorso in guerra del padre di Meg, Joe, Amy e Beth, modellando la figura dell’idealista March su quella di Amos Bronson Alcott (1799 - 1888), padre di Louisa.
Filosofo trascendentalista, abolizionista, educatore, insegnante, vegetariano ante litteram, fondatore di una comunità utopica destinata al fallimento, Fruitlands, padre di quattro figlie femmine, Alcott fu un autodidatta, figlio di genitori semianalfabeti, convinto che l’istruzione dovesse essere un’esperienza piacevole. Per la stesura del romanzo, l’autrice si è servita dei diari (Alcott ne scrisse 61), delle lettere, conservate presso la Harvard College Library, e delle biografie dedicate a Bronson Alcott. Amico di Ralph Waldo Emerson e di Henry David Thoreau, il padre di Louisa, venne ritenuto un autentico “radicale” nel New England dell’Ottocento, nel quale ogni idea nuova faceva proseliti. “Colui che è a terra non teme di cadere, Colui che è in basso, nessun orgoglio”. The Pilgrim’s Progress John Bunyan.
March Il padre delle piccole donne
Amazon.it: 6,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: March. Il padre delle piccole donne
Lascia il tuo commento