Maria Teresa, Maria Teresa! di Gianni Granzotto

“Maria Teresa, Maria Teresa!”, romanzo storico ambientato nel 1764 nel Lombardo Veneto austriaco, racconta di un gentiluomo, Paolo Boschi, incaricato di ispezionare i terreni della Brianza e segnare i confini del fiume Tartaro in modo da evitare conflitti con le famiglie della zona, insieme chiaramente ad una commissione composta da matematici e ingegneri.
Paolo Boschi è un giovane brillante che ha un grande futuro come geografo ed è fidanzato con la marchesina Luigina, procace venticinquenne con l’ambizione di diventare la dama di compagnia dell’imperatrice Maria Teresa. E qui il romanzo si fa più interessante.

Sua Maestà Imperiale non è un personaggio e non compare mai nell’opera, ma il suo spirito aleggia dovunque vadano i personaggi. Luigina non vuole sposare Paolo perchè lui non le permetterebbe di vivere a Vienna e perciò il giovane comincia a pensare che la fanciulla non sia la donna per lui.
D’altro canto nel suo lavoro di ispettore ha modo di conoscere una marchesa sposata ad un gentiluomo del luogo, bellissima e ben disposta ad avere un’avventura con un uomo più giovane del marito. La donna è esperta nell’arte amatoria e ci mette poco a sedurre il gentiluomo che dalla sua casta (seppure procace) fidanzata non ha avuto nulla di fisico.
Luigina parte per Vienna rompendo il fidanzamento e Paolo si consola tra le braccia della marchesa dopo aver condotto a termine il suo lavoro sui confini. Maria Teresa ha vinto sull’amore tanto che il protagonista pensa di essere vittima "di una congiura di dame" visto lo strapotere femminile. E non è un concetto del tutto privo di logica perchè le figure maschili nel racconto sono prive di spessore, gli uomini o sono anziani o sono incapaci di farsi valere.

Il libro termina con una scena erotica elegante e tutt’altro che volgare: Paolo Boschi e la marchesa consumano il loro amore davanti al ritratto di Maria Teresa d’Austria e all’uomo pare di possedere la stessa imperatrice.
L’autore ci presenta dunque la società prerivoluzionaria in un contesto che è poco conosciuto, una società raffinata eppure spietata nelle sue leggi non scritte.
La tecnica narrativa è molto moderna in quanto il narratore è esterno e sembra seguire le gesta del giovane come una cinepresa, almeno all’inizio, in seguito il narratore diventa interno e il giovane stesso ci dice le sue sensazioni fino ad arrivare al grido finale:
"Maria Teresa, Maria Teresa!" è una lettura piacevole, interessante se si vuol capire un periodo storico ricco di cambiamenti e di insegnamenti.