Marx & Engels, investigatori
- Autore: Alvaro Torchio
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Anno di pubblicazione: 2012
Il filo rosso del delitto
Due fantasmi si aggirano (ancora) per l’Europa. Sono amici per la pelle: uno è spiantato, sanguigno, geniale, ha la fissa dell’Internazionale Socialista e della lotta di classe; l’altro è ricco, altruista, compassato, ma è altrettanto convinto che il sol dell’avvenire sorgerà sulla latitudine del proletariato. Indovinato di chi si tratta?
In “Marx & Engels, investigatori” (Dario Piccotti e Alvaro Torchio, Nuovi Equlibri, 2012) gli ideologues del “Manifesto del Partito Comunista” sono protagonisti di un tour de force investigativo in sei episodi, all’insegna del crimine a sfondo storico/filosofico, tra motti di spirito, progetti sul destino del quarto stato, lupi mannari in Boemia; e contatti con uomini molto illustri - da Bakunin a Garibaldi a Victor Hugo - stazionanti, loro malgrado, ai margini del delitto. I plot sono “all’inglese”: suspense quanto basta, molti dialoghi, e trama innaffiata con humor intelligente, lo stesso che - stando a quanto scrive la figlia minore di Marx, segnava “nella realtà” il rapporto di questi col sodale Engels (“un legame forte quanto la dedizione alla classe operaia il loro inesauribile, incrollabile senso dell’umorismo”).
Due sono, a mio avviso, gli aspetti decisivi (contigui l’uno all’altro) che concorrono all’ottima fattura di questo libro: il primo riguarda l’aderenza al contesto europeo fine-ottocentesco, il secondo la credibilità psicologica dei personaggi (compresi i minori, si vedano le note di fine volume). Ne derivano racconti che, pur richiamandosi al genere giallo, lo trascendono, approdando a coordinate ulteriori. Leggendo “Marx & Engels, investigatori” si ha, insomma, come l’impressione che il mistery sia un pretesto per parlar d’altro (e chi ha orecchie per intendere sarà bene che intenda): il movente dell’atto criminoso discende, per esempio, quasi sempre dalle pagine della Storia; e se anche scomoda complotti che di primo acchitto farebbero paventare derive alla Dan Brown, riferisce al “qui e ora” della matrice sociale (ne “I morti di Hannover”). Come dire, in ultimo: le storie sono accessibili a qualunque livello, ma per coglierne appieno il sottotesto aiuta possedere pre-requisiti storico-filosofici. Sia detto come ennesimo elemento di merito per la penna colto-fantasiosa di Piccotti e Torchio.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Marx & Engels, investigatori
Lascia il tuo commento