Mavì mia vita di Liala

La grande scrittrice di romanzi rosa Liala in Mavì. Mia vita (Sonzogno, 1997) ci consegna la stagione splendente del primo amore, che è ardente come il sole dell’estate e non conosce mai fine.

Maddalena e Graziano sono due anime felici che stanno vivendo appieno il loro amore.
Sono da invidiare?
Certo, per molti versi.
Purtroppo l’amore, lo sappiamo bene, è un equilibrista (in)esperto che sembra sempre sul punto di cadere.
E se non lo farà per colpe proprie ci penserà il destino a mettergli il proverbiale bastone fra le ruote.
Siamo nella prima metà del ventesimo secolo e la seconda guerra mondiale, purtroppo, scoppierà in tutta la sua potenza. E crudeltà.
I nostri innamorati saranno costretti a dividersi e chissà se riusciranno mai a ritrovarsi.
Le promesse si sprecheranno ma la vita, si sa, non è avara di sorprese. Soprattutto quelle brutte.
Dolore e morte sono ovunque, molte storie d’amore sono state spezzate per colpa della cupidigia umana.
La loro storia sopravvivrà o dovrà arrendersi al destino cinico e beffardo?
Maddalena e Graziano non potranno far altro che rifugiarsi nella speranza, la loro unica ancora di salvezza.

Liala ci parla d’amore e dolore.
Amore perché i protagonisti di queste pagine parleranno con i loro cuori, sinceramente.
Dolore perché, purtroppo, questi due cuori saranno costretti a separarsi per tanto, troppo tempo.
Ma l’amore, si sa, riesce a superare anche le barriere più insormontabili, se è vero.
Una vicenda che entrerà dentro noi sin dal principio, grazie a uno stile fresco e ammaliatore, uno stile che in tanti conoscono bene.
Chi invece non ha mai letto nulla di Liala e, anzi, magari si è lasciato influenzare da falsi pregiudizi, farebbe bene a dare una possibilità a queste pagine.
Pagine popolate da anime sincere che metteranno in scena per noi lo spettacolo delle loro vite, delle loro giornate, narrandoci di sogni, paure e speranze.
Aggiungiamo uno scenario nel quale ci incastreremo alla perfezione e dialoghi precisi e puntuali ed ecco anche avremo tanti motivi validi per apprezzare questa storia e, soprattutto, questa magnifica autrice.
Un’autrice che ci ha lasciato in eredità tante piccole grandi storie che potremo leggere e rileggere ogni volta che vorremo.
Una bella fortuna.