Memorie di una lettrice notturna
- Autore: Elisabetta Rasy
- Genere: Storie vere
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2009
Questo libro è un viaggio tra le autrici del Novecento. La Rasy, che ha scoperto il mondo dei libri a otto anni, ha iniziato a leggere senza dare importanza al nome dell’autore, che per lei all’inizio era solo il nome di un paese, quel paese in cui la trasportavano le pagine che aveva davanti. Con gli anni, però, ha iniziato a indirizzarsi verso le opere delle "bestie che parlano" (da una frase di Anna Maria Ortese "uno scrittore-donna, una bestia che parla..."), quegli strani fenomeni naturali che sono le donne scrittrici, e si è accorta che
"la letteratura è il regno delle differenze e lo è anche in fatto di differenza sessuale."
Poche pagine dedicate ad ogni autrice, ma sufficienti per instillare in chi legge la curiosità non solo per le scrittrici, ma per le donne che hanno scelto il mestiere dello scrivere. E’ un libro di memorie e la mente della Rasy, passando davanti ai ricordi dei libri letti, si attarda a descrivere qualche aspetto particolare delle autrici: Magda Szabò, Monique Witty, Mary McCarthy, Zhang Ailing, Agota Kristof, Flannery O’Connor, Muriel Spark... Di alcune troviamo anche le foto: sorprendente, per chi non l’ha mai vista, l’immagine della Yourcenar avvolta in un velo nero come le vecchie donne dei nostri paesi di campagna, tanto sorprendente da chiedersi se quella sia davvero l’autrice di "Memorie di Adriano".
Frequenti sono anche le scrittrici che, direttamente o indirettamente, sono state toccate, oltre che da sventure legate alla Grande Storia, da malattie mentali o fisiche debilitanti, alcolismo, dipendenze da sostanze stupefacenti; scrittrici che alla fine non ce l’hanno fatta e si sono abbandonate al suicidio: come se il fatto di essere una "bestia che parla" non fosse più sopportabile.
Unica artista non legata al mondo della scrittura presente nel libro è Frida Kahlo, la pittrice messicana moglie di Rivera. Ci si chiede perchè sia stata inserita in questa carrellata di scrittrici, ma la risposta non è difficile: donna segnata nel corpo da malattie e incidenti, che la faranno soffrire non poco per tutto il corso della sua vita, tradita da un marito che pur amava tantissimo, impegnata politicamente per la rinascita di un Messico che non abbandonasse le sue radici etniche, la Kahlo ha scritto la sua storia in quadri che, anche volendo, non si possono cancellare dagli occhi una volta visti; quadri dove lei non appare mai sorridente, dove le folte sopracciglia rendono quasi la sua determinazione a resistere a tutto ciò che le sta capitando.
Con questo libro, Elisabetta Rasy ci introduce in un mondo di bestie parlanti che ci chiamano: sirene al cui canto non si può resistere.
Memorie di una lettrice notturna
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