Mistero sotterraneo di Clelia Zarbà

“Mistero sotterraneo” (Il Soffio, 2016) di Clelia Zarbà tratta la storia di una giovane e brillante professoressa affascinata dalle fondamenta greco-romane di Catania. Il destino, inaspettatamente, le riserverà moltissime sorprese che stravolgeranno completamente la normale routine della sua vita.
Un percorso che ci porterà indietro nel tempo in una Catania di quasi 2.000 anni fa, oggi ormai perduta.

Giada è una donna appagata ama il suo lavoro di insegnante, ha un marito, Alessandro, che l’adora e un figlio, Federico, che è tutta la sua vita. Il destino, inaspettatamente, le riserverà qualcosa di diverso e quella che era una vita "scandita da pochi essenziali momenti routinari che la rendevano assolutamente tranquilla" diventerà frenetica e vacillante, mettendo in discussione tutto, compresa la sua forza d’animo.
Tutto incomincia con la storia di Catania, le sue fondamenta, i Sicani e i Siculi. Racconti che incantano Federico e che per questo Giada con voce dolce e accattivante porta avanti. D’altronde l’amore per l’archeologia Giada la trasmette quotidianamente ai suoi alunni durante le lezioni di Storia dell’arte in classe o nei luoghi storici della sua città, Catania. Giada racconta il passato con un tale amore ed entusiasmo da far vivere al figlio e ai suoi alunni un fantastico viaggio a ritroso nel tempo, soprattutto degli antichi romani. Ed è proprio in uno di questi entusiasmanti viaggi virtuali nel meraviglioso anfiteatro ben custodito in centro città che Federico scompare.

Seguiranno giorni terribili, dolorosi, di inutili ricerche. Federico sembra essere svanito nel nulla. Mentre Federico, con un’amica immaginaria Agata, - chiaro il riferimento alla santa protettrice martire della città - in un non tempo e in un non spazio attraversa l’Italia giungendo a Roma e vivendo gli sfarzi dell’antico impero romano la sua famiglia, apparentemente perfetta, si frantuma a poco a poco. Giada si convince che il marito Alessandro la tradisce e prende dolorosamente atto che il suo atavico senso di colpa tormenta il suo cuore e offusca la sua mente.
Clelia Zarbà ha costruito un romanzo breve con una commistura di generi che raccolgono sapientemente la magia della favola, la suspense del mistero e il tormento del romanzo psicologico. Tutto è bene ciò che finisce bene per il romanzo di esordio di Clelia Zarbà che si è rivelato una piacevolissima lettura.