Naufragio di Enrico Pandiani

Lo scrittore torinese Enrico Pandiani, già autore di numerosi polizieschi della serie Les Italiens, inaugura un nuovo ciclo che ha per protagonista la “Banda Ventura”: sono un gruppo di latitanti di varie etnie, provenienti per lo più dalla Francia, che ora a Torino ricoprono incarichi investigativi per conto di un anziano direttore di una agenzia internazionale, Numero Uno, a cui non possono negarsi, pena il pericolo di essere incriminati. Max Ventura, Abdel Solitani, Vittoria Merz, Sanda Jordano si tengono legati perché la loro vita precedente li ha praticamente graziati e solo in gruppo solidale danno un senso alla loro vita.

La vicenda narrata in questo lungo romanzo noir è certamente inquietante: un gruppo di persone, una decina, decide di fare una gira in battello sul lago Maggiore, partendo da Stresa. Ma il tempo si mette al brutto, arriva una improvvisa violenta tempesta che affonda la barca. Ben quattro persone muoiono nel naufragio, mentre di una quinta, la contessa Ilaria Murazzano, non viene neppure ritrovato il corpo. È sopravvissuto il pilota della barca, un esperto marinaio del luogo, Beppe Grisoni. I carabinieri incaricati dell’indagine definiscono l’evento un tragico incidente. Un inglese, Arthur Edwards, due tedeschi, si scopre essere tutti collezionisti o comunque appassionati cultori delle auto d’epoca, di cui anche il conte Felice Murazzano perito nell’incidente, era noto nell’ambiente per la sua ricchissima collezione, conservata nella lussuosa casa dove ora è rimasta solo la sorella di Ilaria, Isabella Branzi, unica erede di una colossale fortuna. Ma la banda Ventura, ingaggiata dal Numero Uno, è incaricata di far luce sulla intricata vicenda: cosa è successo veramente su quella barca? Quale segreto nascondeva il gruppo riunito sulla sfortunata imbarcazione, disposta a sfidare l’uragano incombente pur di restare legati ad un patto certamente a scopo economico?

Il romanzo va avanti con molti delitti, perché la posta in gioco è enorme: in un luogo segreto è nascosta u’antica Mercedes, un pezzo unico, che potrebbe valere una fortuna e per cui i vari protagonisti sono disposti a fare qualunque cosa, compreso il delitto, per accaparrarselo. Il lago Maggiore diventa un luogo sinistro, sulle cui rive un intrigo complicato e violento porta alla morte numerosi personaggi di un storia oltremodo drammatica. Mogli e mariti che si tradiscono, amici che si uccidono, una trama di morte che il narratore porta avanti, capitolo dopo capitolo, con consumata abilità. I personaggi sono ben descritti, con i loro antecedenti, il passato che si vuole rimuovere, un futuro tutto da costruire, lavorando per ristabilire una verità, e forse una forma di giustizia.

Il libro precedente di Enrico Pandiani, Fuoco, ha vinto il Premio Scerbanenco nel 2022, e anche questa storia sarà apprezzata dai lettori, data l’originalità dei protagonisti. Vittoria, innamorata della poliziotta Elettra, Max che insieme a Federica gestisce un ristorante raffinato, Abdel che per le macchine d’epoca farebbe follie, Idris e Sitan, coraggiosi e innamorati, insomma un bel gruppo, una vera banda di cui i lettori si appassioneranno.