Lezioni di tenebra
- Autore: Enrico Pandiani
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2011
Mi sono davvero divertita a leggere l’ultimo romanzo giallo di Enrico Pandiani, una scoperta alla Fiera di Roma, Libri più liberi, dove l’autore firmava le copie alla stand della casa editrice Instar Libri.
Come i due precedenti romanzi della serie “Les italiens”, “Lezioni di tenebra” ha per protagonista il poliziotto della Crim parigina Jean-Pierre Mordenti, che con i suoi colleghi tutti rigorosamente d’origine italiana Servandoni, Cofferati e Coccioni forma una squadra insolita di investigatori-poliziotti che usano sistemi non sempre del tutto ortodossi ma che, ovviamente, riescono dove altri hanno fallito.
La storia raccontata in Lezioni di Tenebra parte dalla morte di Martine, la giovane fotografa con cui Mordenti si accompagna, uccisa davanti ai suoi occhi da una misteriosa rossa con il volto velato e gli occhi di ghiaccio. In possesso di un’arma letale, la donna usa legare le sue vittime con una tecnica erotica giapponese, lo Shibari. In effetti le vittime della misteriosa assassina saranno numerose, mentre la storia, tra fotografie, opere d’arte, falsari, restauratori, privé dove i giochi erotici e le perversioni bondage si sprecano, si dovrà necessariamente spostare a Torino, dove sembra si trovi la centrale di una potente organizzazione in grado di sostituire abilmente opere d’arte preziosissime con riproduzioni false. Pinturicchio, crocifissi, Mantegna, Louvre, sembrano le parole ricorrenti nei misteriosi scambi di messaggi che interrogano l’abilità investigativa di Mordenti, affiancato durante l’indagine da una bellissima poliziotta, Maelis Deslandes, ricca e fascinosa quanto basta a far sfumare a Mordenti l’immagine della povera Martine, ma non a fargli dimenticare la vendetta che medita contro la sua terribile assassina velata.
La storia è inizialmente ambientata in una Parigi inedita, tra metrò e vicoli sconosciuti, nei locali più perversi e squallidi, in bistrò desolati, nei quartieri a margine della metropoli non si fermano le ricerche affannose dell’insolita squadra. Dopo numerosi altri assassini impuniti, la coppia Mordenti-Deslandes si sposta a Torino, dove si svolge la parte più rocambolesca e movimentata del romanzo.
Da sottolineare nel libro:
- l’ironia dell’autore, colto quanto basta per usare frequenti citazioni appropriate, dà alla narrazione un ritmo frenetico e coinvolgente;
- le descrizioni precise dell’abbigliamento dei suoi personaggi: scarpe, stoffe, giacche, camicette sono descritte con la cura di un couturier;
- il linguaggio, volutamente ricalcato sugli stereotipi del giallo classico: lo scrittore mette in fila parole come madama, berta, cannone, bambola (polizia, pistola, mitra, bella donna) e costrutti sintattici ricchi di frasi idiomatiche che ricreano l’ambiente giusto per una storia sempre più complicata e piena di colpi di scena, fino a quello spettacolare della parte finale;
- i nomi dei diversi personaggi, scelti con attenzione precisa al loro suono (Calogero Vastedda, marchese Raschera-Bettelmatt, ispettore Cat Berro, dottoressa Szathmary) che ricostruiscono atmosfere di intrighi internazionali con grande efficacia.
- la padronanza del francese dello scrittore dà quasi la sensazione che il libro sia stato tradotto in italiano!
Un romanzo ricco di suspense, ben scritto, ben costruito, divertente e mai banale, consigliato a chi ami il giallo ma non solo!
Lezioni di tenebra (Les Italiens)
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