Notte inquieta
- Autore: Albrecht Goes
- Genere: Classici
- Casa editrice: Marcos y Marcos
- Anno di pubblicazione: 2012
La casa editrice Marcos Y Marcos ripropone a gennaio 2012 Notte inquieta (Unruhige Nacht), il libro pubblicato nel 1950 da Albrecht Goes, pastore luterano, in servizio come cappellano militare durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1953, Goes lasciò la vita militare per dedicarsi alla scrittura e questo breve romanzo è stato tradotto in tutto il mondo.
Notte inquieta è capace di mostrare come un racconto, pur nella sua estrema brevità, riesce ad essere estremamente efficace nel suo obiettivo: condannare senza esitazione il nazismo, Hitler e la sua follia distruttrice, la guerra, la violenza che essa comporta, l’ingiustizia che nella guerra trova il suo alimento e la sua ragion d’essere.
1942. Il narratore è un Pastore protestante, da tre anni arruolato come cappellano al seguito della Wehrmacht, alla vigilia della disfatta di Stalingrado.
Viene chiamato per trascorrere vicino ad un giovane disertore, condannato alla fucilazione, le ultime ore che lo separano dall’esecuzione della sentenza.
Il Pastore, anche se riluttante, capisce che il suo compito è di grande importanza: portare il conforto della fede ad uno sconosciuto, che ignora di dover morire entro poche ore, aiutandolo almeno spiritualmente ad affrontare un momento spaventosamente doloroso. In realtà nelle poche ore, che sembrano un vita intera, il cappellano incontrerà non soltanto il morituro, ma anche un ufficiale in partenza per Stalingrado, Brentano, (da cui sa che difficilmente potrà tornare vivo), il quale ha dato appuntamento alla fidanzata, l’infermiera Melanie, con cui spera di passare l’ultima notte.
La verità della vita e della morte, dell’amore, della maternità, del passato e del futuro, dell’amicizia, dell’onore e della dignità si concentra in una manciata di ore (di secondi, o di anni, si chiede Melanie) e ciascuno dei protagonisti è costretto a fare i conti con la propria esistenza: lunga o brevissima, senza futuro o presaga di un futuro oscuro e incerto.
Religiosità, rigore morale ed etica del dovere vengono messi in discussione tra i diversi personaggi che dialogano nel breve volgere di ore che saranno decisive per la vita di tutti: uno scambio di idee, di affettività, di consapevolezza ad altissima densità emotiva ma anche razionale. Nelle righe del racconto si legge la convinzione che Hitler avesse portato l’Europa alla rovina, che la guerra sarebbe stata persa, che il destino di milioni di ebrei fosse già noto nel ’42 a molti tedeschi, che l’amore per la musica e la letteratura non poteva assolvere il popolo tedesco dai crimini di gran parte di quanti avevano seguito ciecamente il nazionalsocialismo.
Il Pastore protestante, padre di famiglia, si specchia con la propria coscienza e medita sul Vangelo, evocando parole che appiono stridenti nel mondo assurdo della guerra nazista nelle gelide pianure russe.
Albrecht Goes è un teologo e le sue riflessioni, che rispecchiano esperienze autobiografiche, fanno pensare a quanto poco si è detto della opposizione ad Hitler nella letteratura recente. Leggendo il libro ho ripensato a “L’amico ritrovato” di Fred Uhlman e a “Destinatario sconosciuto” di Kressmann Taylor. In occasione della ricorrenza della Giornata della memoria sono letture da meditare con attenzione.
Notte inquieta
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