Odissea futura. Storia di uomini e di androidi di Luigi De Pascalis

Pianeta Terra, 2042. Terremoti e uragani hanno devastato nazioni intere. A seguire le pandemie hanno messo l’umanità di fronte alla propria drammatica fragilità. Quindi il mare si è mangiato le coste più basse del mondo, trasformandole in paludi e il cibo ha iniziato a scarseggiare a causa della desertificazione e della siccità.
Infine, gli androidi, Nexus, prodotti dalla New Tyrrell Corporation, sono giunti a un tal punto di perfezione da essere indistinguibili dagli esseri umani, cosa che ha creato nuovi incolmabili vuoti sociali, etici e legislativi.

Ad Alessandria d’Egitto, città che più di altre è in affanno perché il tratto di costa su cui sorge sprofonda da sempre nel mare, vive o meglio sopravvive nella Venice Mansion Ulisses Papadopoulos, che da molti anni si guadagna il vivere scrivendo romanzi ambientati in epoche passate. Ulisses ha pochi amici, forse uno solo il libraio Selim, che abita nel popolare quartiere di karmouz e si guadagna di vivere vendendo libri nuovi e usati. Un’amicizia nata circa dieci anni prima dalla comune passione per la letteratura e dalla nostalgia per un passato che forse non è mai stato così come viene ricordato da entrambi.
Una vita ripiegata su sé stessa fino a quando un giorno Ulisses riceve un biglietto proveniente dalla Fondazione Humanitas diretta dal dottor F. Kurtz ovvero da una clinica tedesca della buona morte. Dentro c’è scritta una frase semplice quanto sibillina:

Lei ha bisogno di te.

Per Ulisses il messaggio proviene dal suo grande mai dimenticato amore, la sua Penelope, e il desiderio di rivederla lo spinge ad affrontare un pericoloso viaggio che potrebbe essere in realtà una trappola. Nonostante il parere contrario di Selim decide di prendere una nave porta container, la HR Red Star, diretta a Genova, dove, invece salirà al bordo di un treno che lo porterà alla clinica del dottor Kurtz situata alla periferia di Zurigo, in Svizzera.
Ad attenderlo c’è dottor Müller, lo psicologo al quale Ulisses dichiara di avere cinquemila anni di età e di voler morire perché stanco di vivere. Toccherà, quindi, allo psicologo verificare se vi siano fondati e legali motivi per esaudire il desiderio del cliente di porre termine alla sua lunghissima esistenza.
Intanto ad Alessandria Selim, aiutato da una inquietante vecchia, Metserger, la Madre che “governa” il miserabile quartiere di Karmouz, sta combattendo gli assassini inviati per cancellare le tracce del coinvolgimento della New Tyrell nel viaggio affrontato da Ulisses per raggiungere la sua Penelope.
Nel frattempo, nella clinica della buona morte, il dottor Muller non riesce a decidersi: non sa se esaudire oppure no il desiderio del suo cliente, il quale in cambio della sua fine offre la possibilità di farsi studiare per scoprire il segreto della sua immortalità o, ad essere precisi, della sua amortalità, un mistero che il dottor Kurtz, studioso dei confini tra la vita e la morte, trova di estremo interesse.
Tuttavia, Ulisses non è l’unico “ospite” della clinica, perché oltre a lui tra le pareti dell’edificio, più prigioniera che ospite, vi è una donna turca, Muna Demir, che ha cambiato idea e ora sta lottando per evitare di morire; un timore quello della morte che provano anche gli stessi Nexus, i quali a causa dell’obsolescenza programmata vivono molto meno degli esseri umani, una cosa che trovano profondamente ingiusta e li sta spingendo a sentimenti di ribellione nei confronti del loro iniquo destino.
La sensazione che si fa strada tra gli ospiti e il personale della micidiale struttura è che una guerra sotterranea sia in corso. Tutti contro tutti: uomini - mortali e non -, Nexus, la Fondazione Humanitas, la New Tyrrell e una entità maligna che non si è ancora palesata, ma ha già iniziato a far sentire i suoi nefasti effetti.

Odissea Futura di Luigi De Pascalis è un libro dotato di una solida trama che può interessare anche i lettori non strettamente appassionati di fantascienza. Una storia avvincente ricca di citazioni letterarie ed archeologiche del mondo greco ed egiziano, accompagnata da una accurata descrizione degli ambienti e della psicologia dei personaggi.
Una narrazione intrigante che si dipana in più epoche e luoghi che tratta argomenti molto delicati quasi filosofici come capire ciò che caratterizza un essere umano oppure la differenza che passa tra ciò che è reale e ciò che non lo è affatto.
E con un messaggio rivolto al lettore: non è importante chi siamo o siamo stati ma importa chi vogliamo essere.