PPP. Pasolini, un segreto italiano di Carlo Lucarelli

Un Carlo Lucarelli inedito quello che troviamo in “PPP. Pasolini, un segreto italiano”. Un giallista che si racconta attraverso uno dei misteri, anzi, pardon, segreti, italiani, più controversi della nostra storia: l’atroce morte di Pier Paolo Pasolini. Per farlo, il fu Blu notte, ora Profondo nero della TV, attraversa tutti i contatti avuti in giovane età con lo scrittore del Novecento.
Incontri avvenuti nel buio della propria camera, dove si fantasticava su riviste per adulti di donne famose e procaci. Era un adolescente irrequieto e fuori dagli schemi, Carlo Lucarelli, quando, il suo acerbo ego da giallista viene travolto dall’orribile morte dello scrittore e regista Pier Paolo Pasolini. Era il 2 novembre 1975.

All’idroscalo di Ostia viene ritrovato, picchiato a morte, lo scrittore romano. Subito, i moralisti puntano il dito verso la pista dell’ omosessualità. L’uomo non ha mai fatto mistero, rifuggendo da qualsiasi ipocrisia, delle proprie tendenze sessuali, né di amare, da spirito libero, la franchezza e la schiettezza del parlar chiaro, con onestà, della società politica del tempo.
E sarà proprio una di queste la chiave di tutta la vicenda. Pino Pelosi, detto anche Pino la Rana, è stato l’ultimo compagno di viaggio di una notte dell’artista. Il giovane, unico condannato, reo confesso dell’ omicidio, ritratterà la sua versione solo dopo molti anni, quando affermerà di aver attirato il povero Pasolini in una trappola, in quanto costretto dalla malavita locale. Sogno o son desto? Finzione o realtà?

È ancora un mistero, anzi un Segreto tutto Italiano che Carlo Lucarelli cercherà di svelare, attraverso appunti, testi o anche interviste dirette. Un punto interrogativo da esplicitare, in modo non usuale. Ed è proprio la spettacolarità che non manca al nostro indagatore. Una vicenda, quella di Pier Paolo Pasolini, snocciolata non come la solita cronistoria riscaldata e obsoleta. Una minestra dal sapore tutto nuovo, che saprà incontrare il gusto di qualsivoglia lettore, tanto da volerne assaporare ancora.