Pensione Maria di Guido Bagatta

Celestino Aiello, scugnizzo napoletano, si è innamorato della padana Piera, conosciuta nell’occasione di una trasferta calcistica a Milano. Si è trasferito al Nord e si sono sposati conducendo poi una vita normale, anonima, fino alla pensione. La pensione di lui per anzianità, con la rendita negatagli da una nuova legge, il licenziamento di lei per la decisione improvvisa legata alla crisi del piccolo commercio. Inoltre, sono stati truffati dalla banca che gli ha mangiato anche i risparmi. Persone semplici, da sempre grandi lavoratori, cercano di reagire.

“Dobbiamo affrontare le cose che ci stanno accadendo da qui, da casa nostra, per cercare di trovare una soluzione che ci tolga da questa situazione”.

Nella loro disperazione trovano un’opportunità in un commercio nuovo: quello della cannabis. E così, provano con l’aiuto della Maria (quella stupefacente), gettandosi nell’illegalità, a recuperare ciò di cui la legalità li ha privati: la pensione. Da qui il titolo, Pensione Maria (Cairo Publishing, 2017). Il racconto, tutto sommato allegro, di due simpatici nonnetti spacciatori di erba a Milano che si impegnano, sia nel commercio che nella produzione, offrendo al mercato merce di qualità superiore.

“In maniera molto attenta e precisa aveva ripesato ancora due volte la marijuana, calcolando un paio di grammi in più per ciascuna dose, escluso il peso dell’involucro che la conteneva. Un po’ come quando andava dal salumaio e lui pesava il prosciutto con già la carta sotto, scalandola poi dalla bilancia”.

Ma il loro successo attira l’attenzione del crimine organizzato, dei professionisti. E questa è un’altra storia, più grande di loro.

Guido Bagatta (Milano, 24 maggio 1960) è un giornalista e conduttore radio e TV di successo (ha iniziato come telecronista sportivo nel 1980), nonché scrittore di narrativa dal 1997.