Per chi è la notte di Aldo Simeone

Nel settembre 2019, la casa editrice Fazi offre ai lettori novità interessanti. Tra queste in libreria troviamo “Per chi è la notte” di Aldo Simeone scrittore del suo primo promettente romanzo.
Sullo sfondo della Garfagnana, a Bosconero, hanno luogo le vicende di Francesco Pacifico, da tutti conosciuto però solo con il primo nome. Ha undici anni e la sua vita non è semplice. La storia ha luogo infatti durante la Seconda Guerra Mondiale e Francesco, undicenne, vive nella campagna toscana insieme a una nonna assai premurosa e a una mamma poco espansiva, un po’ per carattere, un po’ per le tristi vicende ch’è costretta a vivere. Ogni famiglia ha un padre, un figlio, un parente lontano; molti sono in guerra, ma molti hanno anche disertato non tanto per fuggire, quanto perché decisi a combattere una battaglia personale diversa da quella imposta ai soldati. È il caso del babbo di Francesco che s’è allontanato verso “il Bosco delle Sorti” e poi di lui non s’è più saputo nulla. Francesco, alle soglie dell’adolescenza, vive la situazione con maggior naturalezza, così come fanno i bambini ancora un po’ inesperti.

A quel tempo morire non era la cosa peggiore. Non era nemmeno l’ultima. Questo a Bosconero lo sapevamo tutti. La guerra succedeva e a volte te la dimenticavi, perché la sentivi normale, come la morte.

Il suo compagno è Secondo, un sedicenne che gli racconta le vicende del fratello in guerra e che, con fare un po’ spavaldo chiama il protagonista “fruffrù” quasi a dileggiarlo. Comunque i due condividono esperienze e scoperte nonostante la sera si debba rientrare presto per il coprifuoco. Ma per Francesco la sera bisogna soprattutto rientrare anche “per gli streghi”, quelle creature di cui poco si sa ma tanto si teme: gliene aveva parlato la nonna e gli aveva detto che vivono là nel bosco in cui non ci si deve inoltrare. Quanto timore, quanti dubbi per un ragazzino cresciuto settant’anni fa, non abituato, come quelli di oggi, a supereroi e ad immagini ben più forti che scorrono nei video! Secondo invece è più temerario e ha un pensiero:

Se vengono, ai tedeschi dico io dove andare: da quel cane d’un prete comunista che tiene nascosti gli ebrei.

Si tratta di Don Dante, il parroco che ospita dei bambini definiti “orfanelli”, ma dei quali non si sa nulla di preciso. I due amici arrivano vicino alla canonica, Francesco riesce ad arrampicarsi e a guardare al di là del muro, ma nel cortile vede soltanto un ragazzo dai capelli rossi.
È una fra le tante piccole scorribande che Secondo e Francesco compiono, ma niente più: c’è la guerra a far da padrona e, per passare il tempo, il protagonista vaga nelle campagne.
Poi, un giorno, ha luogo qualcosa di diverso che segnerà profondamente Francesco: vicino a un muretto, inaspettatamente, c’è quel ragazzo dai capelli rossi intravisto davanti alla canonica. Un incontro insolito, inimmaginabile … eppure, tra una battuta e l’altra, i due ragazzi stringono amicizia. Sono loro a scegliersi:

“- Secondo-
- Il tuo amico che ti teneva al collo?-
- Allora che siete? –
- È più tipo... è essere come fratelli-
- Insomma, non vi siete scelti-
- Che? –
- Vi siete trovati, non scelti. E di’ un po’: ce l’hai degli amici che hai scelto?-

Tommaso, capelli rossi e occhi verdi, s’avvicina ai dodici anni così come il protagonista che lui, come amico, “sceglie” di chiamare con il secondo nome “Pacifico”, perché per lui quell’appellativo è bello tanto quanto l’omonimo Oceano. Dalle prime confidenze si passa in breve a risate, racconti segreti, a parlar della guerra, della famiglia e tant’altro. Con Tommaso si può fare tutto, anche osar entrare nel Bosco delle Sorti perché l’amicizia fra i due si rivela magica, infonde coraggio e fiducia.
Si può parlare anche degli streghi, quelle anime forse cattive che quando incontri chiedono “Per chi è la notte?” Il protagonista non conosce la risposta, quasi una “parola d’ordine” e ha timore ma Tommaso, nuovamente, gli dice che è ora di smettere di avere paura. Da qui in poi avrà luogo una lunga serie di avventure a volte piacevoli , a volte pericolose, ma vissute intensamente dai ragazzi e fortemente connesse agli eventi bellici. Nel dipanarsi dei fatti si susseguono cambiamenti che possiamo leggere anche nei libri di Storia che ci raccontano di tedeschi, partigiani, ebrei, americani. Si sa che la guerra miete tante, troppe vittime e anche nel romanzo questo ha luogo. Lo stesso protagonista vive momenti bui ai quali deve reagire con la forza della disperazione mista a quell’incoscienza tipica della sua età. A colmare vuoti e a mitigare dolori c’è Tommaso, costante riferimento per Francesco, anzi Pacifico. La guerra non risparmierà loro momenti di reale paura in cui ci si afferra anche alla minima speranza di farcela.
Risultato di tanta vita vissuta in poco tempo è quello di crescere in età, maturità e di diventare più che fratelli. La guerra avrà fine, lascerà ferite e cicatrici nell’animo di Francesco ma lui penserà sempre a Tommaso anche se non lo potrà più avere vicino.

"Per chi è la notte" è adatto a tanti lettori: non è solo agli adulti ma anche ai ragazzi che attraverso le vicende di Francesco e Tommaso potranno ritrovare sentimenti oggi spesso non così profondi perché vissuti nel benessere e spesso solo virtualmente. È inoltre occasione di conoscere meglio e riflettere sulle tante vicende che ormai sono Storia ma che, nel racconto, sono narrate in maniera avvincente e quindi si tramutano in conoscenza dei fatti. Aldo Simeone ha scritto un libro che è romanzo di formazione ma anche narrazione storica: anche se il tempo cronologico raccontato è di circa un anno, in esso si verifica quel passaggio dall’infanzia alla maturità, più rapido a causa di eventi drammatici . Non mancano i riferimenti alle atmosfere, agli usi, ai costumi, alla vita dell’epoca che danno quindi alla narrazione carattere cronologicamente definito.
I tratti affettivi ed umani si susseguono e s’intersecano nell’intera storia pervasa dai sentimenti più diversi e più intensi e la rendono una narrazione di tanto valore che dovrebbe assolutamente esser letta.