Perduti nei Quartieri Spagnoli
- Autore: Heddi Goodrich
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2019
Una giovane studentessa americana sceglierà Napoli e l’Università Orientale per il suo percorso di studi linguistici, in alternativa a una città della Norvegia, e sarà amore a prima vista. Un amore che durerà nel tempo, fino poi a riuscire a scrivere in lingua italiana Perduti nei Quartieri Spagnoli (Giunti, 2019) che è il suo romanzo d’esordio. Heddi Goodrich, nata a Washington e proveniente da tanti posti, Maryland, Boston, Athens nell’Ohio, giunge a Napoli nel 1987 appena diciasettenne per conseguire la laurea in Glottologia. Si innamorerà di Pietro, studente di Geologia, e vivrà nei Quartieri Spagnoli, un reticolo di vicoli dalla disposizione prevedibile, matematica.
Strade che si intersecano ad angolo retto nella planimetria urbana tipica di città romane e alcuni insediamenti settecenteschi.
Un dedalo che le ricorda ogniqualvolta li attraversa il labirinto di Cnosso, dove le scarpe risuonano sui basoli, grandi e squadrati come caselle di un’enorme scacchiera.
A Napoli, anche nel vicolo più insignificante e buio, non sei mai solo.
È incantata dalla bellezza della città, dalla sua insita malinconia, dal Vesuvio che la domina; da Spaccanapoli, la lunga via che taglia il cuore della città; dai quartieri che non si lasciano conquistare; dai vicoli che sembrano delle morse e dalla Napoli sotterranea, rifugio durante i bombardamenti e dai teschi adottati e curati nel Cimitero delle Fontanelle.
Perduti nei Quartieri Spagnoli è una lettura piena di fascino, la narrazione di una malia descritta magnificamente a fine Ottocento dalla Serao e 70 anni prima conquistato Goethe, il posto più meraviglioso al mondo. Una storia, per chi ha vissuto la propria gioventù studiando all’Università di Napoli, molto coinvolgente. Sembrano prendere vita le immagini che la scrittrice traccia su carta: il profumo del golfo, gli odori della città che la si mangia con gli occhi, il ragù che profuma il cortile la domenica mattina, le chiacchiere urlate provenienti dai bassi frontestrada, le grida dei pescivendoli ed i panni stesi al vento da balcone a balcone. Il Caffè Gambrinus, salotto letterario nell’Ottocento di una capitale d’Europa qual era Napoli, frequentato da Degas, Goethe, Leopardi, D’Annunzio; il Museo di Capodimonte, il secondo palazzo reale della città e i colorati e preziosi presepi di via San Gregorio Armeno.
“Perché ovunque andassi per la città mi accompagnava quella malinconia che conoscevo dal primo giorno in cui ci avevo messo piede, una tristezza che rimaneva insensibile ai segni felici di una rigenerazione urbana sempre più credibile.“
Una città raccontata attraverso una storia d’amore, alternando il tempo passato con il presente, nel quale Pietro le scriverà confidandosi, che lei è stata l’unica donna ad aver amato nella sua vita. Heddi vivrà un periodo nel quale sarà felice come non mai, forte e inattaccabile. Pietro, con quel suo profumo di bosco, aveva sempre con sé nel taschino della camicia le sigarette e le donava cassette musicali con le canzoni del momento. Aveva lasciato il lavoro della terra ai suoi genitori, scendendo in paese a tempi alterni per la raccolta delle ulive o del grano; e la paura del buio del terremoto che aveva disseminato la morte nei piccoli paesi dell’Avellinese. Tra le serate trascorse con gli amici che arrivavano dalle regioni più svariate a discutere di politica e letteratura, Pietro smanioso e impaziente, sognava di realizzarsi con gli studi mantenendo saldo nel cuore il ricatto della sua terra. L’amore tra i due ragazzi sembra non poter mai finire, uniti anche nell’affrontare l’aspra realtà del Sud e le tradizioni alle quali è ancorata Lidia, la madre apparentemente fragile del suo ragazzo, la quale si nascondeva dietro il rancore di una vita che l’aveva piegata in due.
Un romanzo appassionante è Perduti nei Quartieri Spagnoli che cattura fin dalle prime pagine, sull’amore e sulle debolezze umane, su di una città che abbaglia per le sue bellezze e che sprofonda nell’abbandono e nell’incuria. L’autrice sa aprirsi intellettualmente e senza remore al racconto di sé, del proprio coraggio, agli altrui cambiamenti e alla città nella quale ha vissuto. Sembra quasi che Napoli le appartenga da sempre e che la vita nei Quartieri Spagnoli non sia quella di un’ospite di passaggio, bensì di una giovane donna che ne conosce appieno i misteri e gli inganni. Sono trascorsi molti anni da allora, oggi Heddi Goodrich abita e insegna in Nuova Zelanda, è sposata e ha due figli con i quali parla, tra l’altro, nella nostra lingua.
“Napoli non era mai una scelta. Era un regalo che ti veniva imposto con le spalle al muro. Una questione di nascita o di destino.“
Consigliato!
Perduti nei Quartieri Spagnoli
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