Proust senza tempo
- Autore: Alessandro Piperno
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2022
Entro in libreria alla ricerca dell’ultimo libro del mio autore preferito e do uno sguardo un po’ distratto ai titoli in bella vista. Ma ecco che uno di questi mi attrae particolarmente Proust senza tempo di Alessandro Piperno, edito da Mondadori. Sono di fronte a un autore vincitore di premi prestigiosi, dico mentre lo tengo tra le mani sbirciando le notizie biografiche. Lo compro.
Ho bisogno di riavvicinarmi alla Recherche di cui ho letto solo i primi due tomi. Mi dico che forse è giunto il momento di riprendere la lettura di un libro che mi ha sempre messo in soggezione per l’imponenza del suo corpo.
Che qualcuno mi aiuti ad affrontarlo con la giusta postura, che mi insegni ad apprezzarne le strategie linguistiche, che mi faccia ritrovare nelle sue pagine quell’emozione che la vita di Marcel Proust, narratore eccellente sa trasmettere a chi come me è sempre alla ricerca di scoprire sé stessa. È un’occasione che non posso perdere.
Non oso neppure immaginare l’immane sforzo da lui profuso per dare forma a una visione capace di ricreare in modo così preciso, il ritmo della vita interiore. Non so se Proust sia il massimo romanziere di sempre, ma sono certo che nessun altro scrittore dopo Shakespeare abbia saputo descrivere con altrettanta pazienza e precisione i moti tellurici dei nostri cuori in subbuglio.
Scrive l’autore:
La sua è una prosa ricca, complessa, accattivante, da gustare rigorosamente col pensiero, perché se provi a sillabarla ti toglie il fiato.
L’autore mi mette subito in guardia dalla tentazione di sovrapporre in modo pedissequo Narratore e Autore, come scrive Giovanni Macchia:
Un libro è il prodotto di un io del tutto diverso dall’Io che si manifesta nelle nostre abitudini quotidiane, nella vita sociale, nei nostri vizi.
Che lui stesso abbia contribuito ad alimentare il mito che la sua vita fosse divisa in due: gli anni giovanili, la vita dell’eterno ragazzo, che vive a casa dei genitori, dall’altra la vita da adulto, contraddistinta da una “solitudine funebre e laboriosa” è noto, mito da lui stesso alimentato per costruirsi una buona reputazione, esperienze indispensabili alla stesura del suo romanzo.
Confesso che anche io ho immaginato il Narratore raccontare i fatti di Combray come la trasposizione veritiera di momenti di vita vissuta dell’Autore, affascinata dallo svolgersi di fatti realmente accadutigli. Il profumo e i sapori della famosa “madeleine” accompagnano i miei ricordi di bambina, commuovono ancora il mio animo e io sono qui con lui che aspetto il bacio notturno della madre disperatamente amata.
Il libro prosegue con una raccolta di saggi che, con Cloran, Piperno definisce “esercizi di ammirazione” ricorrendo ad autori come Montaigne, Woolf, Nabokov che ha amato anche per la continuità con l’universo proustiano che gli hanno consentito di comprendere più approfonditamente Proust che a questi maestri ha voluto affiancare.
La critica ha riconosciuto in Montaigne e Proust contiguità caratteriali e sorprendenti, corrispondenze artistiche, oltre alla costatazione che sono entrambi di discendenza mista: padre cattolico, madre ebrea. Questa affinità genealogica potrebbe portarci a spiegare il peculiare sguardo dei due scrittori verso il mondo che li circonda.
Ciò che accomuna Proust e Nabokov è la strabiliante capacità di cui entrambi diedero prova, di attingere, a piene mani, nei giacimenti auriferi offerti dalle loro infanzie privilegiate, almeno in questo non hanno rivali, ma qui finiscono le analogie. Basta ricordare che Proust liquida Nabokov come un lirico in preda a struggimenti nostalgici.
Seguono poi l’elogio della volgarità di Balzac che si basava su un vecchio pregiudizio flaubertiano che considera Balzac, privo di eleganza, dal temperamento dozzinale e dalla vorace rapidità di esecuzione, che non faccia altro che farlo sbagliare. Accusare Balzac di volgarità tra i letterati della terza repubblica è un dovere e Proust ne ricalca il pregiudizio.
Quindi la scoperta delle tracce proustiane in Céline, in Dante, in Virginia Woolf e in Philip Roth. Di ognuno di essi Piperno si rivela un dotto e sofisticato critico che fa intravedere ai lettori quasi con una lente di ingrandimento quei tratti stilistici che accomunano autori così apparentemente diversi, ma che segnalano elementi che a ben guardare ci fanno fare un tuffo nel Tempo Perduto.
Proust senza tempo
Amazon.it: 18,05 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Proust senza tempo
Lascia il tuo commento