Punizione
- Autore: Elizabeth George
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Longanesi
- Anno di pubblicazione: 2018
Con “Punizione” (titolo originale The Punishment She Deserves, traduzione di Annamaria Biavasco e Valentina Guani) di Elizabeth George, torna l’Ispettore Thomas Lynley di New Scotland Yard, il protagonista più amato dai lettori della grande scrittrice statunitense, nata a Warren nell’Ohio nel 1949, Regina del mystery.
È la cittadina di Ludlow con i suoi palazzi medievali e le sue stradine lastricate, situata nella contea dello Shropshire, in Inghilterra, l’ideale location che fa da sfondo al nuovo, imperdibile romanzo di Elizabeth George, redatto dall’autrice a trent’anni dal suo esordio letterario. È sempre un piacere immergersi nella lettura dei volumi della George, laureatasi in Psicologia presso l’Università della California di Riverside, capace come pochi autori di addentrarsi con precisione e compassione nei meandri dei sentimenti umani.
Un giovedì sera dedicato alla nuova impensabile passione di Barbara Havers, il tip tap, trascorso insieme a Dorothea Harriman, fascinosa segretaria del dipartimento della Metropolitan Police, mentre è in corso una furiosa “Tap Jam Session”, il sergente investigativo di New Scotland Yard viene richiamato all’ordine dallo squillo del suo cellulare di servizio infilato nella cintura.
La sovrintendente Isabelle Ardery senza troppi complimenti ordina a Havers di recarsi il giorno dopo presso la sede della West Mercia Police. Al sovrintendente Ardery è stato appena affidato un compito molto delicato. Indagare su un altro corpo di polizia è sempre una cosa molto imbarazzante, ma se di mezzo c’è la morte di una persona in custodia cautelare, è anche peggio.
Il 25 marzo sotto la giurisdizione della West Mercia Police, Ian Druitt, accusato di molestie sessuali su minorenni, era morto in stato di fermo. Come da prassi, sull’episodio era stata aperta un’inchiesta della Commissione indipendente per i reclami contro la polizia, secondo la quale, nonostante alcune irregolarità, non vi erano gli estremi per coinvolgere il Crown Prosecution Service. “Non era stato commesso alcun reato: si trattava di suicidio”. Ma il suicidio di Druitt, il quale aveva aperto un circolo per l’infanzia, un doposcuola per maschi e femmine presso la chiesa parrocchiale di St. Laurence a Ludlow, rappresentava “un gran pasticcio”. L’uomo si era impiccato mentre era in attesa che lo trasferissero da Ludlow alla camera di sicurezza di Shrewsbury.
Inoltre Ian Druitt era il figlio di Clive Druitt, a capo di una catena di birrifici, personalità influente che pretendeva di sapere la verità sulla morte del figlio. Il capo della polizia aveva chiesto ad Ardery di occuparsi personalmente di questo caso scottante, Isabelle aveva scelto di essere accompagnata da Havers, che aveva il pericoloso vizio, quando si occupava di un’indagine, di uscire dal seminato. Era questa l’occasione per la completa riabilitazione del sergente investigativo Barbara Havers, dotata di un fiuto infallibile e di un’ironia dissacrante soprattutto nei confronti di se stessa. “Barbara, questa è un’occasione potenzialmente decisiva per il suo futuro. Se mi è concesso, suggerisco di non sottovalutarla”.
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Nell’ultima fatica di Elizabeth George, “Punizione”, ritroviamo i suoi personaggi di sempre, il colto, nobile e fascinoso Thomas Linley, e la scaltra, goffa e tosta sergente Barbara Havers.
Nella contea dello Shropshire, nella suggestiva Ludlow, un detenuto, in attesa di essere trasferito nella prigione di Shrewsbury, viene trovato impiccato! Questo evento scatena un’indagine interna al fine di stabilire se vi siano responsabilità e negligenze da parte della polizia del luogo.
La vittima, un aiuto diacono, accusato di molestie su minori, era figlio di un sostenitore del governatore, il quale minaccia di far causa alla polizia, qualora non si faccia luce su quanto è successo.
Della delicata situazione viene incaricata il sovrintendente Isabelle Ardery, che si fa accompagnare dal sergente Havers, sperando in un ennesimo passo falso di quest’ultima per rendere definitivo il suo trasferimento.
Quello che sembra un controllo do routine, si rivelerà, invero, una spinosa e farraginosa indagine che metterà a dura prova il fiuto della “premiata ditta” Linley-Havers!
Qui la George non disattende le aspettative dei suoi affezionati lettori; la trama principale, che segue il vissuto personale dei suoi protagonisti, va esattamente dove deve andare. Chi, come me, non si è perso neppure un volume, di questa saga gialla, confermerà come, dopo una defaillance, nelle passate avventure, che pochi gli hanno perdonato, ha ripreso brillantemente le fila di tutto, con brio, passione, coinvolgimento e adrenalina.
I suoi fan, tra cui non nascondo esserci anche io, non vedranno l’ora di leggere la prossima avventura, in cui la trama gialla diventa, con estremo garbo e maestria, un solido pretesto per narrarci ancora le interazioni dei suoi protagonisti!