E liberaci dal padre di Elizabeth George

La strana coppia di investigatori di Scotland Yard parte per Kendale, un paesino dello Yorkshire.
La prima avventura dell’ispettore Lynley e del sergente Havers, conosciutissimi dal pubblico di Elizabeth George: la coppia eterogenea per eccellenza, aristocratico e ricercato lui, pratica e diretta lei; dai modi raffinati ed esclusivi lui, spontanea e semplice lei.

Il parroco del villaggio ha appena chiesto aiuto per risolvere un omicidio apparentemente senza dubbi. Una rea confessa trovata davanti al cadavere decapitato di William Teys, con un’ascia insanguinata. Proprio la semplicità della soluzione davanti ad un delitto tanto efferato non convince padre Hart. La profonda conoscenza dei protagonisti della vicenda lo porta a dubitare della confessione. Possibile che Roberta abbia ucciso il padre in modo così violento? Una ragazza piena di problemi e complessi, ma tanto docile al tempo stesso?
Possibile che abbia trucidato l’amato cane trovato con la gola tagliata davanti al cadavere dell’uomo?
I due poliziotti alloggiano in zona ed iniziano ad indagare in un intreccio di situazioni, verità e colpi di scena. Scoprono che la madre di Roberta e la sorella sono scappate di casa tempo prima. Forse quell’immagine semplice e serena della famiglia non era proprio corrispondente alla realtà!
La verità sarà sconcertante, cruda e lascerà sicuramente tutti i lettori con un profondo senso di amarezza e tristezza. La rabbia prenderà il sopravvento di fronte a quella realtà che purtroppo si ripropone attualmente nelle cronache di tutti i giorni.

La George ci propone un mystery investigativo che è entrato nella classifica dei 25 migliori di tutti i tempi da Murder Inc., la storica libreria del giallo di New York.
Oltre al giallo poliziesco mette in risalto un’ analisi intensa dell’animo umano, sia sullo scottante ed attualissimo tema degli abusi familiari, sia, parallelamente sul carattere dei due investigatori.
Analizza infatti i pensieri, le difficoltà, i dubbi e le certezze di Barbara Havers e di Lynley, li avvicina a noi tanto che sembra proprio di conoscerli intimamente.
Un atto di denuncia contro i soprusi e le violenze, contro quegli abusi innaturali ed inumani che sembra impossibile possano realmente accadere...