Quando il delitto è arte
- Autore: Tiziana Viganò
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2021
Tiziana Viganò, milanese, dopo Sinfonia nera in quattro tempi, pubblica Quando il delitto è arte (Golem, 2021), che ha un sottotitolo che spiega molto del contenuto stesso del libro e così recita:
“…e il linguaggio dei fiori si fa messaggero di morte”.
Ed è proprio ciò che accade nel romanzo: i fiori, da sempre testimoni incontrovertibili di un linguaggio d’amore e di sentimento, si tramutano e diventano paradigma camuffato di morte e di violenza. Ovverosia?
Il romanzo, inizia, con il capitano Adelio Rusconi, un
“Vero gentleman di altri tempi, la severa educazione, impartita dai genitori a suon di scapaccioni, e la disciplina dell’Arma avevano dato ad Adelio un savoir faire non comune tra i rudi esponenti delle Forze dell’Ordine: fedele al suo nome antico, che significa nobile d’aspetto e di animo, anche sul lavoro dimostrava una comprensione e un’empatia che lo distinguevano tra tanti. Negli ultimi anni aveva seguito corsi di psicologia che ne avevano ampliato le capacità: il risultato era un uomo davvero affascinante e benvoluto.”
È sconvolto dal ritrovamento a Legnano del cadavere di una donna dove:
“Sul letto, adagiata su due cuscini, giaceva una donna nuda, in una posa molto sensuale. Aveva un fiore nei capelli e petali di rose sparsi intorno, il rossetto sulle labbra, un nastrino di velluto nero annodato con un fiocco sul collo; nessun segno di violenza […]. E un gatto morto ai suoi piedi.”
Il medico legale, Greta Hofer, alla vista del cadavere rimane sconvolta. Il perché è da ricercarsi in una precedente morte, sempre di una donna, sua amica, composta in modo identico:
“Una donna sui trent’anni, pelle bianchissima, adagiata su di un letto e appoggiata a due cuscini, bianchi. Il braccio destro leggermente piegato, con un braccialetto e un pendente, la mano sinistra sul pube, posata con delicatezza: la gamba sinistra incrociata con la destra. […] Rosa come il fiore appoggiato tra i capelli su un orecchio, forse un ibisco? Sotto di lei lenzuola stropicciate, petali di rosa e uno scialle color crema ai piedi del letto un gatto grigio, morto […] come se dormisse.”
Che cosa lega queste morti, a cui faranno seguito, purtroppo, altre? Dopo attente e argute indagini Adelio Rusconi arriva alla conclusione che questi assassini hanno un unico fil rouge, che è da ricercarsi nel mondo dell’arte. Infatti sono tutte riproduzioni di famosi dipinti:
“Il capitano esaminava i due dipinti. La foto di Silvia distesa sul suo letto di morte era palesemente la riproduzione di quel famoso dipinto, anche nei minimi dettagli, e la Venere più antica del Tiziano era simile alla prima, ma con molte differenze, non solo di pennello.”
Ma chi è la mente perversa?
Quando il delitto è arte è un giallo curioso e innovativo nel suo genere. Per chi ama il mondo dell’arte e il linguaggio dei fiori è un connubio vincente. Una lettura ricca di fascino, curiosa, che si distingue nel panorama letterario. Una trama perfettamente elaborata e una prosa fresca, ricca di metafore, caratterizzano, in modo significativo, questo romanzo. Personaggi finemente descritti, sia da un punto di vista intimo che intimistico, completano la lettura intrigante di un bel libro di genere.
Quando il delitto è arte: ... e il linguaggio dei fiori si fa messaggero di morte.
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Un libro perfetto per...
Adatto a chi ama i gialli, il mondo dell’arte e si diletta a scoprire il linguaggio dei fiori.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Quando il delitto è arte
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