Quello che non so di me
- Autore: Anna Genni Miliotti
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2006
“Io mi chiamo Dasha – Daria – Kurakov – Giovannelli. Sono nata a Stepantsevo, nella regione di Vladimir, Russia, e vivo a Firenze, in Toscana, Italia. Non è complicato. È semplice. È la mia storia.”
Quello che non so di me di Anna Genni Miliotti (Fabbri, 2006) presenta la storia di Daria, tredicenne, figlia adottiva di origini russe, che chiede alla nuova madre, Anna, di accompagnarla in Russia a recuperare le memorie del proprio passato di Dasha, alla ricerca della propria identità e della comprensione del motivo per cui è stata abbandonata in orfanotrofio dalla propria “mamma di pancia”.
Anna capisce, grazie alla propria storia di vita, il bisogno di Daria di ritrovare “le sue radici, i suoi affetti” nella famiglia d’origine, ma, come molte mamme adottive, è combattuta per il desiderio di proteggerla da un passato doloroso, quello che ha giustificato e condotto all’adozione e al cambiamento del nome.
"Non li stiamo ad ascoltare. E ci scordiamo che quelle sono le loro storie, e quelli i loro paesi. E dobbiamo imparare a rispettare tutto questo (…) Mantenere il segreto non è mai nell’interesse dei bambini. Purtroppo la maggior parte della gente non lo sa."
E c’è anche l’ansia e i timori connessi al mettere alla prova la fragilità del legame affettivo adottivo.
"E se li perdessimo, questi figli che talvolta non sentiamo nemmeno del tutto nostri? Questi figli “prestati”?"
Il percorso di ri-scoperta della figlia è quindi anche un percorso di messa alla prova della consistenza e della tenuta della nuova famiglia, quella adottiva, che può sopravvivere solo integrando il passato del bambino adottato, ricostruito in modo da dare un senso di continuità all’identità del bambino, della sua persona.
Non è facile. Anna capisce la necessità di farsi aiutare, sia chiedendo sostegno alle organizzazioni per le adozioni, sia cercandolo nella solidarietà delle altre coppie genitoriali con esperienza simile o anche diversa. Un buon consiglio che riceve è di tenere un diario di viaggio oppure di realizzare un album fotografico che tenga traccia di quanto scoperto, ricostruito e vissuto sia dalla figlia che dalla madre, per un lavoro di integrazione che prosegue anche molto tempo dopo.
Il racconto è presentato a due voci come un diario doppio, parallelo: quello della madre, Anna, e della figlia, Daria/Dasha. Si confrontano e si differenziano così i vissuti diversi delle due protagoniste, a volte anche divergenti. La lettura scorre facile e risulta coinvolgente anche per la delicatezza rispettosa della presentazione di una storia sensibile.
L’autrice, Anna Genni Miliotti (classe 1950), si è laureata in scienze politiche nel 1976 e si occupa da anni di questioni inerenti le adozioni anche con formazioni e pubblicazioni, sia a livello nazionale che internazionale. Ha pubblicato numerosi libri tecnici e di narrativa sulla tematica, tra i quali: Sai, adottiamo un bambino (1996), Mamma di pancia, mamma di cuore (2004), Un abbraccio a tre: Fiabe scritte da genitori adottivi per i loro figli (2008), Le fiabe per... parlare di separazione. Un aiuto per grandi e piccini (2009), Adolescenti e adottati. Maneggiare con cura (2013), Le fiabe per parlare di adozione. Un aiuto per grandi e piccini (2015), Adottiamo un bambino? Il percorso adottivo attraverso la voce dei protagonisti (2018).
Cura i siti: www.annagennimiliotti.it e www.adozioneinternazionale.net.
Quello che non so di me. Storia di Dasha, adottata in Italia, alla ricerca delle sue radici
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Un libro perfetto per...
Consigliato alle famiglie adottive.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Quello che non so di me
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