Radio Magia
- Autore: Valerio Aiolli
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: minimum fax
- Anno di pubblicazione: 2023
In un orizzonte fatto di ragazze, calcio, musica e poco studio, i protagonisti di questo romanzo di Valerio Aiolli fondano, sotto la guida del carismatico Caputo, una radio: Radio Magia, come dice il titolo del libro edito dalla casa editrice romana minimum fax.
Sono adolescenti pieni di curiosità, di vitalità e di aspirazioni, anche se, secondo i ragazzi più grandi che fanno parte del Movimento, sono troppo disimpegnati.
Alla fine degli anni Settanta è tutto un fiorire di radio libere che diffondono diversi generi di musica amata dai giovani: italiana, straniera, più facile, più difficile, rock e punk. La prima canzone che Valerio Aiolli cita, proprio nelle pagine iniziali del romanzo, è Shine on You Crazy Diamond, dei Pink Floyd, un brano famosissimo di quell’epoca che la voce narrante così descrive:
Quasi quattordici minuti di canzone, la chitarra accordata strana, i cambi di ritmo: ci andavo pazzo.
Il nucleo originario comprende Caputo, Gipo, Caio, Toppa e lo stesso narratore. Caputo non frequenta il liceo, ma un istituto tecnico, ed è quello a cui “venivano idee”, secondo la definizione della voce narrante. Via via si aggiungono altri ragazzi, attratti dal progetto. I mezzi sono poveri, l’inventiva è tanta; la radio nasce in una cantina, l’apparato tecnologico consiste nel baracchino del padre di uno dei ragazzi che orbitano intorno al gruppo. Tutti mettono a disposizione le riserve personali di Lp, di passione, di creatività ed energia.
In cantina cominciano a farsi vedere le ragazze e fioriscono gli amori; della radio si interessa un ragazzo più grande, Francesco, che propone: un programma sul rock contemporaneo che già non si chiama più rock.
Non eravamo particolarmente ferrati sul «rock contemporaneo che già non si chiama più rock», ci fece piacere. Francesco suonava le tastiere nella cantina sotto casa sua, aveva un complesso, che però lui chiamava gruppo, a volte band. Facevano una musica allo stesso tempo molto melodica e molto ritmata, cantavano in inglese.
Intorno a questi adolescenti l’Italia è in fiamme, i morti non si contano e la tensione sociale è più alta che mai. Ma Valerio Aiolli qui non indugia sugli aspetti più cupi degli anni Settanta, tema centrale di un altro romanzo dell’autore, Nero ananas (Voland, 2019).
Radio Magia è la storia di un momento in cui dall’immaginazione e dall’amicizia nasce qualcosa di bello e irripetibile: l’aggregazione intorno a un sogno che diventa percorso di crescita. Perché come sempre, prima o poi, si cresce.
Per i liceali spensierati che a scuola si annoiano arriva il momento di imparare che nel mondo adulto le conseguenze di ogni azione e di ogni omissione possono essere "tangibili, pesanti, improvvisamente insostenibili". La durezza della vita presenta il conto ai ragazzi di Radio Magia, che sperimentano il dolore, la delusione, la perdita di cose e persone a cui tengono. Intanto, il Paese è sconvolto da una delle azioni terroristiche più impressionanti di quegli anni, il rapimento di Aldo Moro e la strage di via Fani.
Con tocco leggero e scrittura limpida l’autore disegna la parabola che va da un sogno privo di pretese rivoluzionarie al risveglio amaro e disilluso di una generazione che si chiede:
Era possibile trovare una strada per agire-nel-mondo che non fosse quella della violenza o degli slogan ripetuti a pappagallo?
E si risponde:
Sì, la nostra vita era inadeguata, troppo flebile, troppo chiusa. Era davvero arrivato il momento di cambiare lingua. Di inventarci un nuovo alfabeto, un nuovo sguardo. Di ascoltare attentamente cosa il mondo aveva da dire, al di là dei telegiornali e degli slogan. E di provare a capire se qualcosa da dire al mondo ce l’avevamo pure noi.
Radio Magia
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