Razza di zingaro
- Autore: Dario Fo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Chiarelettere
- Anno di pubblicazione: 2016
“Razza di zingaro” (Chiarelettere, 2016) è il nuovo volume del Premio Nobel per la Letteratura Dario Fo, nel quale il drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore, scenografo e attivista nato a Sangiano in provincia di Varese nel 1926, rievoca la figura di Johann Trollmann (1907-1943), pugile sinti nella Germania nazista.
In queste pagine Dario Fo ci restituisce una storia, tremenda e commovente, datata di un secolo, finora dimenticata e portata alla luce grazie a una meticolosa ricerca storica del germanista Paolo Cagna Ninchi.
Corre l’anno 1916 e siamo ad Hannover città del Nord della Germania. Johann Trollmann, un ragazzino di otto anni accompagna un suo coetaneo alla palestra del rione in cui abita per l’allenamento di boxe. Un’occasione per scoprire e subito appassionarsi ad uno sport destinato a trasformare la sua vita. Il pugilato, infatti, diventerà il motivo di quel successo travolgente che lo porta in breve a conquistare in giro per il mondo strepitose vittorie ed a suscitare l’entusiasmo di un pubblico sterminato. Passando di vittoria in vittoria, nel 1928 diventa campione di pesi mediomassimi con il diritto di partecipare alle qualificazioni ai Giochi Olimpici del 1928. Ma, nonostante abbia dimostrato di essere per talento, stile ed intelligenza il migliore della categoria, gli viene tolto il titolo e viene escluso dal torneo olimpico. Il motivo? In un Paese, il cui clima politico sta ormai rapidamente mutando, prevale l’opinione che
“la Germania non può essere rappresentata da uno zingaro!”
Da quel momento la sua vita diventa un vero e proprio calvario. Messo al bando, non riceve più offerte di lavoro (il suo ultimo incontro importante è nel 1933). Vive a lungo di espedienti, prima guadagnando un pò di soldi prendendo parte ad incontri di pugilato clandestini e per questo espulso dalla federazione pugilistica, poi lavorando come cameriere. Ma dopo il lavoro perde anche la famiglia dal momento che, per salvare la moglie e la figlia dalle persecuzioni, deve divorziare perché
“una donna tedesca non può essere sposata ad uno zingaro”
Ricercato, per mesi nascosto con il suo cavallo nella foresta, riacquista la libertà dopo aver subito la sterilizzazione imposta dal regime nazista a tutti i rom. Nel 1939, quando il Terzo Reich decide di entrare in guerra, vengono chiamati alle armi
“tutti gli uomini validi e, in via del tutto eccezionale”
anche i rom (gli ebrei, al contrario, vengono esclusi). Viene pertanto inviato a combattere ai confini con la Polonia e poi in Francia sul fronte della Loira. Nel 1943, a seguito del c.d. “decreto di Auschwitz” - che dà ordine di arrestare e inviare in campo di concentramento tutti gli zingari che si trovano nel territorio del Reich - viene internato nel campo di Neuengamme dove, dopo pochi mesi, a soli 36 anni rimane vittima della vendetta di un Kapò. Non è la prima volta che Dario Fo recupera una storia del passato (come, ad esempio, nel libro “Un uomo bruciato vivo”, storia di Ion Cazacu) per farci riflettere su temi che tormentano gli uomini di oggi. Il problema che questo libro ci propone, attraverso la coraggiosa lotta di Johann Trollmann, è quello del razzismo che ancora affligge i nostri giorni. Basti pensare che solo nel 2003 la Germania ha riconosciuto il valore e l’autenticità di questa storia consegnando alla famiglia Trollmann la corona di campione dei pesi mediomassimi negata a Johann. Infine, vanno segnalate le illustrazioni che impreziosiscono il libro, disegnate e dipinte dall’autore con la collaborazione di Michela Casiere e Jessica Borroni.
Razza di zingaro
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