Regno Celeste, Impero Terreno - vol. 2. La spada all’ombra della croce
- Autore: Mario Bruno
- Genere: Religioni
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2020
Secondo e centrale sviluppo dell’impegnativa trilogia su argomenti di religione (soprattutto), religiosità e storia sviluppati con grandissima intensità di pensiero da Mario Bruno, intorno ai contenuti profondi della fede cattolica. Col titolo Regno Celeste, Impero Terreno, vol. 2. La spada all’ombra della croce e per i tipi IBN Edizioni di Roma (180 pagine, 18 euro) prosegue l’analisi critica dell’evoluzione della Chiesa cattolica, dai primordi dell’Antico Testamento allo scorrere dei secoli, fino ai temi attuali.
Mario Bruno — autore, pensatore, grafologo, questo il suo biglietto da visita su Facebook — è uno studioso della Grande Guerra, di vita alpina militare, di argomenti astronomici, di questioni religiose, di psicologia, didattica scolastica e dell’età evolutiva, di problemi sociali, oltre che sperimentatore attivo di tematiche psicopedagogiche. Non si spaventa certamente davanti alle imprese più difficili, com’è senza dubbio questo trittico, una ricerca che affronta gli aspetti di carattere religioso e politico che hanno portato nei secoli a “perdersi in sconsiderate contraddizioni tra una fede pura nell’Ente supremo, origine del tutto” e la mondanità, la laicità, l’aggressività, l’imperialismo. Non esclude però le “violenze e vessazioni” consumate con l’obiettivo di diffondere la fede.
Fin dalle prime pagine, mette in evidenza le contraddizioni tra amore e violenza che segnano la storia della Chiesa, non risparmiata, anzi, contrassegnata da atti di ferocia e disprezzo della vita dei singoli.
Nei suoi testi emergono dal passato le persecuzioni (eretici catari ed ebrei, ad esempio), la disinvolta e spesso famelica intrusione nella politica, la corruzione dilagante in ampie fasce dell’organizzazione ecclesiastica cattolica (vendita delle indulgenze, nepotismo, arrivismo). Senza dimenticare l’Inquisizione, intransigente e repressiva, dedita a torture, roghi e conversioni coatte. Non vengono ignorate le contraddizioni e le contestazioni su “quanto si dice sia stato rivelato”, i dogmi, le confutazioni, le discordie, le prese di posizione incompatibili, le dispute su alcune verità di fede, che hanno portato a conflitti spada alla mano e a “clamorosi scismi”.
Accanto alla querelle sulla natura di Gesù Uomo-Dio, un altro elemento di studio è rappresentato dalla manipolazione di una popolazione incolta, superstiziosa e facilmente suggestionabile. E non sono state risparmiate frodi e sottrazioni, sulle quali si erge in tutta la sua gravità il mercato delle indulgenze.
L’autore-pensatore descrive una Chiesa nel passato come attenta più alla magnificenza opulenta che a seguire alla lettera la parola del Signore. Scrive di una Chiesa spesso “lontana da Dio”, congregazione di influenti, di potenti, di ambiziosi proiettati quasi esclusivamente alla conquista del soglio pontificio per godere di tutti i privilegi e benefici. Si sofferma anche sulle pretese territoriali e le vertenze, anche giudiziarie, per il possesso delle abbazie, mosse da scopi di lucro e di potere, pur di assicurarsi prebende e soprattutto decime.
In questo secondo saggio, teo-filosofico-storico, si leggerà di vescovi-conti e vescovi-bambini, di papa-re, della Chiesa in politica e della Chiesa in guerra. Di “Dio, amore e persecuzione”, della strage di San Bartolomeo a Parigi, di “o fede o tortura”, di “credi a me... se no ti ammazzo!”, di “pace in terra, guerra in cuore” della “salvezza che sta da un’altra parte”, dai titoli di alcuni dei capitoli.
Da segnalare anche le pagine oscure delle manovre socio-finanziarie legate alla Banca vaticana e dei rapporti con la mafia.
Dio, amore e persecuzione. Amore e odio sono connessi in modo inscindibile, ma se Dio è amore, perché ha permesso la terribile coesistenza tra il bene e il male? C’è chi ha ipotizzato la presenza di due mondi, uno benedetto da Dio, l’altro dominato da Satana.
L’hanno fatto gli eretici, come i Catari, che peraltro si prodigavano a sostegno di chi soffriva, mentre nella Chiesa cattolica dilagavano dall’XI-XII secolo il commercio di cose sacre, l’avidità, le dimostrazioni di fasto e la ricerca di una potenza secolare. Il movimento eretico si proponeva di purificarla dalla corruzione dilagante, ponendosi come esempio per un ritorno alle origini della cristianità, nonostante un fanatismo esasperato negli atti di fede professati. Ebbe grande diffusione, dalla Francia settentrionale alle Fiandre, alla Provenza, all’Italia settentrionale, alla Dalmazia. Si dice che un vescovo cataro, tale Raniero Sacconi, sia giunto, attorno al 1250, a presiedere qualcosa come sedici comunità, dalla Francia a Costantinopoli.
I Catari non accettavano che papi e vescovi dell’epoca avessero ridotto Dio a semplice spettatore indulgente della scena umana nel mondo e in questa ribellione all’autorità costituita, che minacciava la supremazia esercitata dall’autorità ecclesiastica sulle folle, si ritrovano le cause della persecuzione scatenata da Innocenzo III, nel 1199. Difficile contare quanti uomini, donne e famiglie intere siano state sterminate e disperse.
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