Regno celeste, Impero terreno - vol. 1. Il vero volto del Dio d’Israele
- Autore: Mario Bruno
- Genere: Religioni
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2020
Non è un cattolico tiepido Mario Bruno, ma non manda il cervello all’ammasso e dall’alto della sua raffinata cultura storica, filosofica e pedagogica si è lanciato in un progetto impegnativo e un po’ folle: rileggere con intelligenza critica la storia millenaria della Chiesa, seguendo il cammino verso la verità indicato da papa Francesco. In effetti, ha già ultimato il percorso, dando alle stampe per le Edizioni romane IBN una trilogia. Il primo dei tre saggi in tema di religione, Regno Celeste, impero terreno - Il vero volto del dio d’Israele vol. 1, è apparso ad agosto 2020 per i tipi dell’Istituto Bibliografico Napoleone (192 pagine).
Si tratta di una “ricerca nel mondo delle idee”, secondo l’interpretazione autentica di Mario Bruno, che nel riassumere 82 anni di vita e poco meno di studi, insegnamento e approfondimenti, si presenta come autore, pensatore e grafologo nel suo https://mariobruno.net/blog. E, aggiungiamo, docente, scrittore di numerosissimi testi - anche di storia militare – ufficiale e alpino.
Tra le tante citazioni a supporto delle sue elaborazioni critiche, il saggista cuneese ricorre spesso al pensiero di Karl Popper, che accompagna il suo percorso in modo esemplare. Il filosofo austro-britannico non diceva forse che la conoscenza non può che essere limitata, al contrario dell’ignoranza ch’è infinita? Aggiungeva che un atteggiamento critico, moderato dal senso del dubbio e dalla disponibilità a rivedere le proprie convinzioni, qualora si dimostrino errate, è forse l’unico strumento a disposizione dell’uomo per arrivare alla verità.
Quello di Bruno è un itinerario, colto e approfondito, nella storia della religione cristiana e anche una ricerca del significato dell’esistenza, almeno per quello che ciascuno di noi si affanna a cercare di concepire, inseguendo risposte al perché della nostra presenza sulla terra, davanti alle delle malattie, al conflitto di sempre tra progresso e regresso, all’esigenza di porci come riferimento superiore un ente primigenio, un “creatore” al quale affidarci per superare tutte le debolezze umane.
La trilogia si sviluppa nel complesso intorno a quello che Bruno considera il “nucleo concettuale”, costituito dalla fede cattolica e dalla Chiesa che la rappresenta e professa.
Nella prefazione, spiega che ha inteso affrontare “il gravoso problema della conoscenza”, attorno al complesso “fenomeno umano, religioso, storico e culturale” che chiamiamo Chiesa cattolica, per metterne in luce i profili cangianti e definirne un’immagine il più chiara possibile della sua realtà estremamente composita. Gli strumenti a disposizione per operare questa ricognizione sono multidisciplinari: l’autore ha fatto ricorso all’eclettismo, andando a verificare i contributi critici sull’istituzione ecclesiale, già sviluppati da diverse correnti di pensiero, dei generi più disparati, dalla filosofia alla religione, dalla politica alla scienza.
Nel corso dell’indagine, Mario Bruno ha fatto ricorso alle ricerche già compiute da classici e autori per giungere alla verità. Scopo ultimo del lavoro, assicura, non è costruire una nuova dottrina di pensiero, ma inseguire il pensiero stesso nelle manifestazioni che ha avuto nel passato, per scoprire un barlume di luce in fondo al percorso della conoscenza.
Il primo dei tre volumi avvia questo “viaggio” muovendo dal contesto letterario della Bibbia, sottolineando passi ricchi di significati, soffermandosi a puntualizzare vari spunti di riflessione sempre multidisciplinari. Esaminando il concetto di Dio nell’età biblica ebraica e l’insieme dei rapporti tra il popolo eletto e la propria divinità monoteista, Bruno trova la figura dell’Assoluto, che non prova però paternità e amorevolezza nei confronti dei fedeli. Per loro, quella figura divina assume connotati prettamente umani, di padre-padrone-Dio, che nell’Antico Testamento mostra sentimenti violenti, si lascia andare alla gelosia, alla vendetta, accennando perfino a chiare dinamiche di genocidio contro i nemici della religione.
Tutto cambia nei Vangeli, con la discesa di Cristo venuto a portare amore e perdono? Non completamente, perché il Nuovo Testamento vede Gesù affermare che “il Regno dei cieli sarà conquistato dai violenti con l’uso della forza” e definirsi, a volte, “portatore della spada anziché della pace”.
Come si vede, quella del pensatore cuneese non è una lettura semplice, scontata, fedele alla vulgata religiosa corrente. Si addentra soprattutto nelle zone d’ombra della complessa narrazione cristiana, che la dottrina ufficiale si sforza di sintetizzare a uso dei fedeli. Non sempre ci riesce e a volte lo fa arbitrariamente, trascurando aspetti che Mario Bruno affronta coraggiosamente e accuratamente nelle sue riflessioni. Uno per tutti, la resurrezione. Gesù è stato crocifisso? È uscito realmente dal sepolcro? Sono “alcuni assillanti interrogativi sollecitati dal volgere della trama”, anticipa, avvertendo che non poco nel primo testo si sofferma sugli scenari terrorifici delineati nel libro dell’Apocalisse.
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