Ricette avventurose
- Autore: Fabio Greppi
- Genere: Libri di cucina
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Giraldi Editore
- Anno di pubblicazione: 2013
Ricette avventurose di Fabio Greppi (Giraldi Editore, 2013) è una lettura piacevole e particolarmente coinvolgente, non solo per le ricette gustosissime delle quali il libro è impreziosito, ma soprattutto per la vita intensa e avventurosa in giro per il mondo del nostro autore. Non bisogna farsi ingannare dal titolo, bensì il sottotitolo è il più corrispondente alla narrazione:
memorie e preparazione culinarie di un gentleman – chef.
Un vero gentleman – chef che ci narra i luoghi delle sue memorie, le sue storie e le sue avventure indicandoci il piatto da gustare, con la musica da ascoltare e il vino giusto da scegliere. Le memorie della sua vita sono davvero uniche.
Fabio Greppi, milanese di nascita, laureatosi all’Università di Padova, ha svolto l’attività di psicoterapeuta e successivamente di consulente per una ONG italiana. Per questo suo impegno umanitario ha lavorato in America Latina e nelle zone di guerra in Congo, ad Algeri per le vittime del terrorismo e in Burundi. Nel libro, suddiviso come un ricettario dagli antipasti ai dessert, è narrata sia la sua esperienza di psicoterapeuta sul monte di Portofino, in completa solitudine come un eremita, che di funzionario internazionale in Perù, Guatemala e Uruguay. Da Milano fino giù in Sicilia, dal Brasile al Congo. Una vita davvero intensa.
“ Conchiglie polari. Questa è la mia prima autonoma, originale, ideazione culinaria, nata quando vivevo in eremitaggio con i miei due cani pastori bergamaschi a Punta chiappa, sul monte di Portofino. Per interrompere la solitudine provvedevo ad invitare per telefono volta per volta, quasi ogni fine settimana, varie fidanzate … pescavo con la canna dagli scogli della Punta che si inoltrava nel mare per qualche decina di metri come un indice puntato verso l’orizzonte … ascoltavo la musica di Frank Zappa, Miles Davis e David Byrne, leggevo trattati di falconeria, i romanzi di George Bataille e ….. in cucina sperimentavo nuove ricette della Nouvelle cousine di Gualtiero Marchesi e di Paul Bocouse ma non abbandonavo certo i minestroni ed i pollastri alla brace che arrostivo dietro casa …"
La sua prima esperienza culinaria, fra i suoi ricordi più cari, si compì nella grande villa di Gavirate, dove i nonni da un po’ di tempo si erano trasferiti da Milano. La nonna, gran dama, da piccola aveva visto il Re ospitato in casa dei suoi genitori, aveva partecipato ai balli di corte e lei, che d’estate partiva per le vacanze a San Pietroburgo ospite degli Zar, era costretta su di una sedia a rotelle e la villa con il suo enorme parco le permetteva di stare all’aperto senza esporsi alla vita pubblica. Il nonno, di origine francese, era stato il medico personale di Giovanni XXIII e di Paolo VI. Gli piaceva avere nella sua cantina i grandi vini della sua terra, Bourgognes, Chateaux La Tour, ed in più amava le raffinatezze culinarie preparate da Rosa, la sua brava cuoca. Fu proprio aiutando Rosa in cucina che Fabio quel giorno, mentre ascoltava i Beatles e leggeva Dracula il vampiro, imparò a preparare i croquettes alla mozzarella. Quei piatti succulenti divennero un ricordo indimenticabile anche quando, appena diciottenne, immatricolato all’Università di Padova, girava per le osterie del centro dove con pochi spiccioli si potevano spiluccare i fagioli all’olio e aceto, e le uova sode con i filetti di alici.
I piatti internazionali sono legati al suo periodo di lavoro all’estero. Fuori dall’Italia in regioni del mondo travagliate da conflitti e sottosviluppo ed in aree di crisi, i racconti di Fabio spesso sono un pugno nello stomaco, come quando in Guatemala si è dovuto occupare con la CRI internazionale del trasferimento di ex militari nicaraguensi minacciati di morte dal governo del generale Somoza. Oppure in Congo a sostegno della smilitarizzazione dei bambini e delle bambine soldati: dai nove anni in su, avevano il compito di torturare i nemici catturati, senza coscienza di ciò che stavano facendo, ubbidivano perché convinti che stessero giocando.
Un libro ricco di spunti e di riflessioni. In Ricette avventurose è narrata la vita, l’amore, il dolore. Tra uno sguardo sulla storia del mondo e uno lì in cucina, tra un’avventura galante e un aneddoto, l’autore sa deliziarci e affascinarci. Una vera sorpresa!
Ricette avventurose. Memorie e preparazioni culinarie di un gentleman-chef
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