Sardanapalo. Tragedia in cinque atti
- Autore: Lord Byron
- Genere: Classici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sonzogno
Sardanapalo (685 a.C.-626 a.C.), re degli Assiri dal 668 a.C. alla sua morte, viene citato nella Bibbia come "il grande e illustre Osnapar" (Esdra 4:10), ma cercando una sua biografia in biblioteca le pubblicazioni storiche recenti scarseggiano. Più facile è invece imbattersi nella tragedia Sardanapalo di Lord Byron nella vecchia traduzione italiana edita da Sonzogno nel 1922 (ancora recuperabile sul mercato antiquario a prezzi molto contenuti), come è successo a chi scrive.
Il poeta britannico iniziò a comporre questa sua opera in cinque atti il 13 gennaio 1821, ma senza l’obiettivo di portarla in scena. Il copione fu rappresentato per la prima volta nel 1834, dopo la scomparsa dell’inglese; la Rivista di Edimburgo giudicò il dramma un capolavoro e infatti è diventato un paradigma esemplare del Romanticismo decadente.
Byron crea un clima da fine dei tempi, con l’antico monarca ritratto come l’ultimo degli Assiri. L’autore ebbe come fonti degli storici antichi, ma lasciò libera la sua creatività, inventando un re libertino e "vestito effemminatamente", che rifiuta la religione, il culto della guerra e degli antenati e la ricerca della gloria, ma non è privo di una sua dignità di ribelle.
All’ammonizione: "I tuoi antecessori sono stati venerati come Dei" oppostagli dal cognato Salemene, il cinico Sardanapalo risponde:
Sì quando furono polvere, cioè nella morte, per la quale non vi sono Dei né uomini. Non dirmi tali cose! i vermi sono Dei; almeno essi banchettano sopra i vostri Dei e muojono quando questo nutrimento viene loro a mancare.
L’anticonformismo, la centralità del sentimento e la potenza distruttrice delle passioni sono al centro della trama, che è forse la migliore mai partorita da Byron.
Chi vuole capire il Romanticismo deve leggere assolutamente anche la struggente tragedia di questo principe filosofo e lussurioso, che ispirò a Eugène Delacroix il dipinto La morte di Sardanapalo (1827), tela che ha per soggetto l’ultima scena del lavoro di Byron.
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