Il termine serendipità è diventato di largo uso durante la pandemia ed è entrato nella lingua italiana, ma in realtà è un termine inglese del lontano 1754. Serendipity ha un significato molto particolare, tanto che è difficile tradurre il suo concetto nelle diverse lingue. Quello che è certo è che la serendipità ha a che fare con la fortuna e le occasioni. Scopriamo insieme in che modo, come nasce questa parola e perché è portatrice di felicità per chi ci sta intorno. Scopriremo anche come usarla con delle espressioni di uso comune per stupire chi ci sta parlando.
Che cosa si intende con il termine serendipità
Serendipità è il trovare qualcosa di inaspettato mentre si sta cercando altro. Il riferimento nella letteratura inglese lo vedremo tra poco, ma per ora ti basti sapere che la serendipity è un particolare tipo di fortuna. Infatti, per la serendipità non basta solo essere fortunati, ma anche mettersi alla ricerca di qualcosa, trovarsi nel posto giusto nel momento giusto e sapere dove cercare.
I momenti che hanno queste caratteristiche sono per loro natura imprevedibili e non si può sapere in anticipo cosa si troverà in una situazione dove si sta cercando altro, però questa caratteristica della serendipità la rende interessante nell’intrecciare storie. Per questo il termine ha avuto una gran fortuna letteraria, dal Regno Unito dove è nata fino all’Italia di oggi.
Sinonimi e contrari di serendipità
Nel mondo anglosassone i sinonimi di serendipity sono: chanche, happy chance, happy accident, luck, providence o coincidence.
Tradotti in italiano, queste parole diventano: occasione, occasione felice, incidente felice (non usato in Italia), fortuna, provvidenza o coincidenza. Queste parole in italiano non rendono però tanto l’idea dell’occasione fortuita o inaspettata, che è il vero significato di serendipità.
Per aiutarti, puoi usare come sinonimi buona occasione, volta buona o situazione felice. Per quanto riguarda i contrari, questi hanno a che fare con la sfortuna: iella, malasorte, destino avverso, occasione avversa, situazione finita male, pessima occasione.
Infatti, serendipità ha un’accezione positiva, cioè l’evento o l’oggetto che si trova porta bene alla persona coinvolta o che ritrova quella cosa, mentre i contrari si riferiscono a una situazione improvvisa, ma negativa per la persona di cui si parla. In questo caso in inglese c’è un termine contrario a serendipity, che ha proprio un significato negativo e si definisce zemblanity. Questa seconda parola è del 1998, a opera di William Boyd e con origine l’arcipelago artico, chiamato Novaya Zemlya.
Quali sono gli elementi che agiscono sulla serendipity
Con il tempo molte persone che si sono affacciate a questo termine si sono chieste come prepararsi per raggiungere la serendipità, o per favorire in qualche modo le situazioni imprevedibili, ma positive. Gli atteggiamenti che possono favorire questi eventi sarebbero:
- La capacità di distrarsi, evitando di concentrarsi troppo sui dettagli di una situazione.
- Avere la testa tra le nuvole. Se non si è abbastanza aperti al nuovo, si rischia di non cogliere l’occasione inaspettata.
- Sentirsi leggeri e cercare di non pensare troppo. Riflettere sempre sui pro e sui contro delle situazioni rischia di danneggiare la tua serenità, così il tutto riduce le tue capacità di attirare le occasioni.
- Essere insoddisfatti, ma sensa fossilizzarsi. Essere alla ricerca di qualcosa, anche se di vago, predisporrebbe lo spirito a cercare una novità o qualcosa di improvviso e di rivoluzionario nella tua vita.
- Essere curiosi. Se non sei curioso, potresti non accorgerti che la strada verso la serendipità è proprio davanti a te.
- La lentezza. Avere un approccio lento ti aiuta a prendere coscienza di quello che hai intorno a te.
- Iniziare un percorso, aprirti o muoverti. Se non ti trovi al posto giusto al momento giusto l’occasione non si presenterà.
L’origine letteraria ed etimologia di serendipità
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L’origine letteraria di serendipity è molto interessante, come spiega un libro inglese bestseller del 2015 dal titolo The Etymologicon: A Circular Stroll Through the Hidden Connections of the English Language di Mark Forsyth. Il testo racconta come Horace Walpole, autore tra gli altri de Il castello di Otranto, inventò questa parola il 28 gennaio 1754. Secondo il prestigioso dizionario di Oxford questo autore ha creato più di 200 parole inglesi che usiamo anche oggi.
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Nel caso di Serendipity, Walpole ne parlò in una lettera a un amico, Horace Mann. La parola deriva dallo Sri Lanka, allora chiamato Serendip. Walpole pensò di realizzare la parola dal romanzo "The Three Princes of Serendip" - tradotto "I tre principi di Serendip" - un prototipo del romanzo poliziesco (siamo a metà Settecento). I principi hanno perso un cammello e lo riescono a trovare per caso. In realtà, però, lungo la storia ci si rende conto che i principi fanno di tutto per cercare questo cammello, scoprendo per esempio che aveva dei difetti (era zoppo, cieco da un occhio e senza un dente) osservando bene il terreno. Queste deduzioni si riveleranno sbagliate e i tre verranno accusati di aver rubato questo cammello con il rischio di una condanna a morte.
Questa situazione spiacevole porterà a cercare questo cammello, finché un viaggiatore non dichiara di averlo visto nel deserto. Così i 3 si salvano per il fortuito intervento di questo viaggiatore.
Sulla falsariga del romanzo lo scrittore Toby J Sommers inventò nel 1999 la parola bahramdipity, con riferimento al re che cerca di condannare a morte i 3 principi per il cammello, Bahram Gur. La parola significa il sopprimere una scoperta fortuita per fini egocentrici o crudeli. Infatti, il re non solo nega che i 3 principi siano innocenti, ma anche che il cammello non sia stato rubato.
Modi di dire e frasi con la parola serendipità
Ecco alcuni modo di dire di scrittori famosi legati alla serendipità:
"Quando si scrive una poesia è frequente la serendipità: miri a conquistare le Indie e raggiungi l’America" [Andrea Zanzotto].
"La Serendipità, per come la intendo io, è la capacità di trovare cose preziose che non si stanno cercando" [Massimo Mongai].
Come vedi, la serendipità è un modo di vivere: basta non cercarla!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Serendipità: significato e origine letteraria del termine
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