Signore della Luce di Roger Zelazny

Roger Zelazny fu un autore di fantascienza degli anni Settanta che fu celebre per il ciclo di Ambra, ma per Signore della luce (Urania, 2007), vinse il premio Hugo.

In un tempo non molto lontano la Terra combatté una guerra atomica che distrusse gran parte del mondo. Solo alcuni scienziati si salvarono e, consapevoli della loro sapienza, crearono una nuova religione simile all’Induismo chiamandosi con il nome di divinità come Krishna, Brahma e Visnù. Il resto della popolazione venne considerato priva di casta e resa ignorante e priva di mezzi.
Ma Zelazny fa un passo ulteriore, di fronte a questo sistema oppressivo si erge Siddharta, il signore della luce che, pur esiliato, continua a combattere per portare il popolo terrestre alla salvezza.
I cristiani sono perseguitati, ma sono pronti ad aiutare Siddhata nella sua lotta e hanno pronto un esercito.

La trama di Signore della luce è complicata e io non rivelo di più. I personaggi sono ben delineati e l’ambientazione originale. Le fonti sono i principali testi sacri, buddhisti, induisti, cristiani, che Zelazny usa con disinvoltura.
Dopo gli anni Settanta l’autore vira verso il fantasy con il capolavoro il ciclo di Ambra edito dalla defunta e benemerita casa editrice Libra.
In sostanza un’opera originale, lontana dalle guerre spaziali del periodo e su problemi su cui ci si può ancora identificare.