Teatro grottesco
- Autore: Thomas Ligotti
- Genere: Horror e Gotico
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Il Saggiatore
- Anno di pubblicazione: 2015
Il “perturbante” è uno stato d’animo sospeso, a se stante, del tutto particolare. Secondo la definizione freudiana “qualcosa di cui non ci si raccapezza”, una specie di sentimento spaventoso che trae origine dal suo costituire novità, dal fatto che è sconosciuto, inconsueto. Ritengo che il discrimine tra l’alto e il basso della letteratura orrifica sia dettato proprio dal grado di misura perturbante che suscita nel lettore. Sotto questo aspetto Thomas Ligotti è un maestro dell’horror, decisamente atipico all’interno della bibliografia di genere. Stando a forma e contenuto delle sue pagine non lo diresti nemmeno uno scrittore americano: piuttosto che indugiare sulle convenzioni del filone, le sue storie lo trascendono, puntando sull’evocato, il non-detto, sull’aura perturbata, appunto. I racconti compresi in “Teatro grottesco” (Il Saggiatore, 2015), già il titolo non è “esattamente” un titolo da romanzo horror, ne sono pregni al punto da tracciare le coordinate di una geografia "altra", cupa, “sottile” e parallela.
L’orrore descritto da Ligotti è, insomma, di tipo concettuale, qualcosa di suggerito. Si alimenta di antri fetidi, cantine, brusii, deliri, cose che strisciano dal piano dell’onirico alla realtà (?), teorie di alienazione robotica vagamente paranoidee, a tratti simil-kafkiane. Distante dall’orrore rurale e/o quotidiano di Stephen King, Ligotti manda, piuttosto, a memoria la lezione impartita da Poe e Lovecraft, facendola propria in una messa in scena inquietante che convoca il lettore al cospetto di una paura scontornata, interiore, immaginativa. In “Teatro grottesco”, il senso di disagio può scaturire dalla vita sotterranea , proliferata in seminterrati angusti, da fabbriche al cui interno si producono per fini oscuri artefatti meccanici per sub (o ultra) umanità. Da cittadine straniate in cui la vita trasmuta in messinscena e la messinscena (allestita da una fiera itinerante) in vita. E ancora da “luoghi” - fiochi retrobottega, sinistre gallerie d’arte, pareti di bar fumiganti, paludi dove sopravvivono antichi rituali - abitati da una stirpe reificata, alla ricerca di un senso ontologico che gli è costantemente precluso, in quanto, a guardar bene, ogni senso è fittizio. “Teatro grottesco” - parrebbe adombrare Ligotti, dentro e fuori le righe - celebra lo scacco definitivo dell’umanità di fronte al difforme e al Caos immanenti.
Una raccolta di racconti grotteschi, parabolici, insoliti, da brividi meta-orrifici, che si apprezza per i suoi contenuti molteplici e non si dimentica.
Teatro grottesco
Amazon.it: 18,05 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Teatro grottesco
Lascia il tuo commento