Teoderico
- Autore: Carlo Ruta
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2019
Il sottotitolo di copertina recita “Il re barbaro che immaginò l’Italia” e ben significa il contenuto dell’accurato saggio di Carlo Ruta, "Teoderico", che ferma la sua attenzione sul re dei Goti e dei Romani dal 493 al 526 d.C., una figura complessa che ha lasciato la sua impronta nella storia del Medioevo.
Siamo nel mondo dei regni barbarici e di un personaggio che dalle fonti viene descritto in maniera contraddittoria. Si ebbe durante il suo regno una fattiva opera per riappacificare l’Italia, un disegno diretto a creare un’opportunità di convivenza civile tra i vari elementi compositivi, che vivevano nella Penisola. Ma il suo nome evoca pure le leggende sulla sua ferocia e barbarie nella gestione del potere.
In questa breve ed agile monografia con stile leggero e divulgativo, in cui non è assente la precisione da attento storico, si vuole fare chiarezza su questa figura di sovrano, mettendone in rilievo i maggiori segni distintivi del suo regno.
Carlo Ruta ha finora prevalentemente diretto i suoi studi e le sue pubblicazioni sul Mediterraneo e sui popoli che ivi si affacciano (cfr. "Storia dei Mediterranei. Popoli, culture materiali e immaginario dall’età antica al Medioevo" di Aa.Vv."). L’autore si occupa adesso di Teodorico, più esattamente denominato Teoderico, come inciso nella moneta di cui alla foto di copertina. Questi diede vita ad un recupero della romanità, con una rivalorizzazione degli antichi spazi urbani e creando un modello di Stato, in cui si associò l’eredità del passato classico della romanità con il forte richiamo alla legalità, alle leggi romane ponendo in essere una prevalenza del sistema giuridico romano rispetto a quello dei Goti. Tutto questo in una commistione di tradizioni, credo religioso e costumi condivisi che riuscirono a creare una convivenza in una misurata concordia.
Il saggio di Carlo Ruta si sofferma sui due singolari ministri, Boezio e Cassiodoro, filosofi e letterati tra i più significativi della tarda antichità, due figure di rilievo che seguirono percorsi paralleli accomunati da un grande amore per la romanità e per la cultura classica. Boezio auspicava una conservazione della sapienza antica da trasmettere alla posterità, atteggiamento condiviso anche da Cassiodoro che si adoprò molto in questo campo, precursore del monachesimo attivo secondo la regola di Benedetto da Norcia. Cassiodoro si occupò della creazione di una sorta di comunità religiosa il cui compito principale era appunto la conservazione attraverso copiatura, commenti e testi, del patrimonio letterario da preservare.
Da questo saggio, dalla lettura piacevole e dal tono divulgativo e preciso da attento storico, emerge una figura di un Teoderico meno barbaro, ma sapiente regnante che come da sottotitolo “immaginò l’Italia”, attraverso una saggia mistione di rispetto del passato e travaglio del presente, creando le basi del futuro di un territorio.
Teoderico. Il re barbaro che immaginò l'Italia
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