Un uomo in fiamme di Marco Cubeddu

Marco Cubeddu, genovese, esercita il mestiere di pompiere precario. Dopo aver frequentato la Scuola Holden di Torino, è stato caporedattore di Nuovi argomenti. Ha pubblicato i romanzi: Con una bomba a mano sul cuore e Porno Killer. Ora torna in libreria con Un uomo in fiamme (Giunti, 2019): la storia di vita di un pompiere, ma soprattutto di un uomo tra tanto dolore, ma anche tanta ironia.

“L’uomo in fiamme” è Roberto Franzini, un uomo quasi quarantenne, un po’ scapestrato, un po’ confusionario, che non ha le idee chiare sul suo percorso di vita. Lui deve combattere con un perfetto ideale: suo padre era, infatti, il leggendario caposquadra, eroe nel rogo della Iplom. Cresciuto alla sua ombra e a quella del fratello maggiore perfetto in ogni dettaglio, lui non può che essere un eterno ribelle. Lui è un uomo: “pieno di fantasmi da scacciare”.
Allora a prendersi cura di lui, cercando di allontanarlo dall’alcol, c’è tutta la squadra, a cominciare da Baldo, il Jack Russel da macerie, regalo di Anjia, che ringhia sempre; Max che lo porta al lavoro; Braja, il caposquadra, che spesso lo difende; ad Anja, una bella collega che si è incaponita nel volerlo cambiare e a volte anche a farlo scomparire. Un terremoto accaduto nel Centro Italia rivoluziona la sua vita, offrendogli l’opportunità di salvare se stesso una volta per tutte, definitivamente.

Un uomo in fiamme è un libro che induce alla riflessione, che racconta con vivacità e perizia la vita di un pompiere in perenne stato di allerta e di pericolo. Un testo che oscilla spesso tra “ironia ed autocommiserazione”, ma che in fondo offre un ritratto di uomo forte, capace di vivere e non soltanto “sopravvivere”, con tutti i dolori, i lutti, le ferite che l’esistenza gli offre incondizionatamente. Con una massima finale determinante:

Al di là del bene e del male davanti al pericolo siamo quello che siamo.