Viaggiando nell’ignoto
- Autore: Orietta Bosch
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2019
Nel corso della vita si fanno certamente moltissimi incontri, sia piacevoli che odiosi, ma c’è un tipo di incontro che nessuno si augurerebbe di fare mai: l’incontro con il Male. Orietta Bosch, autrice del libro Viaggiando nell’ignoto (Albatros, 2019 pag. 283) il male, quello vero, con la emme maiuscola, lo incontra davvero a 14 anni. Non lo va a cercare di proposito, ma viene attratta nella stanza maledetta dalla inevitabile curiosità che si sprigiona da qualsiasi divieto imposto senza valide spiegazioni.
Su un leggio, al centro di quella stanza quasi vuota dove le era proibito entrare, c’era appoggiato un libro nero aperto. Uno strano freddo le pervase il corpo paralizzandola e, nel vuoto sia temporale che del pensiero in cui piombò immediatamente, si sentì aggredita dalla visione di due grandi occhi neri minacciosi. Aveva incontrato il mondo oscuro della magia nera. Perché le era successo questo? Perché proprio a lei? Un caso solamente fortuito o una scelta ben precisa?
Già da piccolissima Orietta era, e lo è tuttora, una persona speciale. Suo compagno di giochi era Alex, un bel giovane biondo tanto carino ma anche tanto invisibile a tutti gli altri… A un certo punto Alex se ne dovrà andare ma sarà sostituito alternativamente dalle figure del padre, della nonna tanto amata, dalla madre, e, soprattutto del figlio perso troppo giovane. Ecco, dunque, che per tutta la sua vita futura Orietta sarà sempre accompagnata da due presenze opposte: l’orribile Male che l’obbligherà a combattere disperatamente e quasi quotidianamente per sopravvivere, ma ci sarà anche sempre e costantemente l’aiuto del Bene che la porterà a sconfiggerlo in qualche modo.
Non sarà facile, per anni il dolore e le avversità segneranno in vari modi la sua esistenza, ma Orietta non si lascerà mai abbattere, combatterà sempre e, soprattutto, non perderà mai la fiducia nell’essere umano, la speranza e il suo sorriso. Il racconto di tutte le traversie incontrate e superate non scade mai nel pianto, nella rabbia, nella disperazione. Sembra incredibile con quanta “leggerezza” riesca a ricordare e raccontare… Il primo disastroso matrimonio, il fallimento del rapporto con il secondo compagno, la conquista faticosa del lavoro giusto per lei, la perdita terribile del figlio.
È sposata da poche ore e già tutto svanisce in bugie, maltrattamenti e soprusi da parte della famiglia del marito. Inoltre sta male per un inizio di gravidanza che medici e test non riescono a diagnosticare e che la farà tribolare fino alla fine che si prospetta drammatica anche se madre e figlio si salvano per miracolo. Al bambino viene dato il nome di Simone, che in ebraico significa “Dono di Dio”. Ma è un dono poco stabile e, come avrà modo di capire presto, è un dono a tempo determinato. Problemi fisici e disturbi esistenziali travagliano la vita di Simone da quasi subito. Madre e figlio lottano insieme e, sebbene a fatica, riescono a conquistare la sua adolescenza e l’inizio della giovinezza. Depressione, cattive compagnie, aiuti fatti di ingannevoli sostanze sono lotte quotidiane che, sebbene con alterne schiarite, sfiancano sia Orietta che Simone. Pure alcuni incontri amorosi risultano fallimentari. A complicare la situazione si consuma la traiettoria discendente della tormentata esistenza del padre affogato nell’alcool. Il cuore di Simone non regge, viene operato e quando sembra che stia per imboccare un via di uscita le forze del Male che lo avevano rincorso per tutta la sua breve vita lo aspettano sulla strada con un incidente che a breve si rivelerà fatale.
Quello schianto frantuma per sempre anche il cuore di mamma Orietta, ma lei deve continuare a vivere, non può, non le è concesso di farla finita. Orietta sa, è consapevole, che le è stato affidato un compito non facile ma indispensabile per aiutare gli altri. Lei deve raccontare ciò che le succede per trasmettere a tutti coloro che vorranno ascoltare la speranza che non c’è mai veramente una fine definitiva, c’è sempre un giorno dopo migliore e ci sarà sempre un improvviso, quanto inaspettato, aiuto, anche se non si riesce subito a percepire e capire un disegno superiore che ci viene assegnato, o meglio, che consapevolmente abbiamo scelto, al momento di scendere in questo nostro mondo.
Alla fine arriva anche per lei la mattinata di sole. Troverà, anzi ritroverà, il suo primo amore che in gioventù non era stata in grado di riconoscere, forse perché non era ancora per loro arrivato il momento giusto.
La scrittura è semplice, scorrevole e tiene viva la nostra curiosità di scoprire la pagina seguente. Risulta, però, incomprensibile la scelta del maiuscolo stampato per tutti, ma proprio tutti, i discorsi diretti. Una pagina intera di questa grafia, onestamente, può risultare fastidiosa alla lettura; magari si poteva ricorrere a un corsivo, benché neppure questo del tutto appropriato…
Scopriamo nella prefazione del dott. Pasquale Capozzi che questo è il primo libro di una trilogia. Prepariamoci, dunque, a scoprire un po’ alla volta il seguito di ciò che Orietta vuole e deve trasmetterci ricordandoci sempre le sue parole finali:
“Mai dire mai... Non è mai troppo tardi per amare.”
Viaggiando nell'ignoto. Un'incredibile storia vera
Amazon.it: 17,50 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Viaggiando nell’ignoto
Lascia il tuo commento
Grazie di aver pubblicato la recensione del mio libro, sono veramente felice