Vicolo Sant’Andrea 9
- Autore: Manuela Faccon
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2023
Vicolo Sant’Andrea 9 (Feltrinelli 2023) è il romanzo d’esordio di Manuela Faccon, la quale dopo essersi laureata in Lingue e letterature straniere moderne, ha conseguito un dottorato di ricerca in Filologia e letteratura. La storia narrata si ispira alle vicende familiari dell’autrice ed è frutto di un lungo e puntiglioso lavoro di ricerca.
“Salvalo. Portalo via. Prenditi cura del mio bambino. Promettimi che non lo abbandonerai”.
Da un gesto compiuto per puro altruismo e generosità, ne scaturisce un altro pieno di odio e di vendetta.
Padova. 9 dicembre 1943.
Durante una retata fascista di ebrei, prelevati a forza dalle loro abitazioni nel ghetto della città per essere deportati, alla giovane Teresa, fedele domestica della famiglia del Prof Giacomo Levi, trattata sempre come una figlia, la padrona affida, insieme a una piccola scatola di legno intarsiato, il più piccolo dei suoi tre figli maschi, Amos, nato da poche settimane, che ha una voglia di fragola sulla nuca.
Teresa, terrorizzata da questa grande responsabilità, si rifugia nel casolare dove vive la sua famiglia, in via dell’Argine destro. Qui, per alcuni mesi, il bambino viene nascosto e accudito in una stalla, grazie a una rete di solidarietà femminile.
Ma un brutto giorno di primavera, qualcuno fa la spia e il maresciallo Attilio Pozzo si vendica spietatamente sulla povera Teresa, che ha solo sedici anni e ha tutta una vita da vivere. Pozzo abusa senza pietà del proprio potere, la ragazza viene fatta rinchiudere in manicomio, insieme ad altre sventurate come lei, prigioniere per punizione e per essere rese inoffensive.
Gravissimo il torto che subisce Teresa, anima buona e sofferente, la quale capisce che agli occhi dei medici lei e le sue compagne di sventura, non sono più considerate come esseri umani, con emozioni e sentimenti. Trascorsi quattro terribili anni, Teresa, che ha conservato l’innocenza e la dignità, fatta uscire dal nosocomio ritorna nel mondo. È giunto il momento di trovare un senso, un motivo per tirare avanti, per non soccombere al dolore. Teresa deve ritrovarsi e per farlo deve ritrovare Amos.
Le signorine Pozzo le offrono un impiego di governante e di portinaia presso il loro palazzo, sito in vicolo Sant’Andrea 9.
Dieci anni dopo, nel dicembre del 1958, Teresa viene licenziata, ma prima di lasciare l’alloggio insieme alla sua poca roba, più che altro riviste e libri, tra i quali il romanzo di Sibilla Aleramo Una donna (donatole da Anna Levi), c’è ancora un impegno da onorare e una verità da portare finalmente alla luce.
Teresa accarezzò la piccola scatola che conteneva il suo segreto.
Prendendo spunto da vicende storiche e familiari, la figura di Teresa è ispirata alla zia Maria, l’autrice compone un’avvincente storia di dignità e coraggio.
Nessuno può immaginare cosa significa trascorrere quattro anni in mezzo alle isteriche, alle alienate, alle maniache o in mezzo ad altre donne come Teresa, la cui unica colpa era non essersi piegate alle prepotenze di un uomo.
La portinaia di vicolo Sant’Andrea 9 aveva pagato cara la promessa fatta alla signora Levi. Cercare di salvare Amos l’aveva privata della giovinezza, della libertà, dell’amore nell’Italia degli anni Cinquanta, dove l’emancipazione femminile era ancora un miraggio. Quando si arriverà a comprendere che “l’uomo è libero”, e che quindi “nessun uomo può sopraffarne un altro?”.
Vicolo Sant'Andrea 9
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