Villa Esse. Un delitto sui colli di Paolo Martini

Paolo Martini è nato a Roma nel 1997 e cresciuto a Bologna. Professione tecnico ortopedico, appassionato di gialli e thriller. Con la casa editrice Damster firma un giallo intrigante e curioso, intitolato Villa Esse. Un delitto sui colli.

Siamo a Bologna, una città ricoperta di neve con le ultime gelate di marzo:

La neve era caduta a fiotti quella notte, e Bologna si svegliò con i tetti rossi tinti di bianco, come una coperta candida macchiata di sangue. Il freddo pungente penetrava da ogni spiffero, per le strade bazzicavano i primi spazzaneve, le scuole erano vuote e gli automobilisti si davano una mano per ripulire macchine e vialetti. Gli anziani più temerari non rinunciarono alla passeggiata mattutina.

Il commissario Gargano ha una strana convivenza con tre studenti universitari, che tuttavia gli fa comodo perché gli permette di dividere le spese e far fronte a tutte le sue esigenze, nonostante il suo stipendio, non troppo sostanzioso:

Oramai era un anno che conviveva in quell’appartamento con Ciccio, Lello e Riccardo, tre studenti universitari con cui si era creato un certo equilibrio piacevole. Passato tutto quel tempo divenne una nuova normalità abitare lì. Gli sembrava così lontana la vecchia vita: il matrimonio, gli anni belli, le promozioni di lavoro e la forte intesa nata col nuovo p.m. nell’inchiesta sulla ‘ndrangheta. Quando arrivi in cima, non ti rimane che cadere. Magari nemmeno per colpa tua.

Saranno proprio i tre studenti, Ciccio, Lello e Riccardo, a trovare a Villa Esse il cadavere di un barbone, conosciuto con il nome di Ivo:

Vestiti larghi, abbastanza sudici, scarpe esageratamente rovinate e di certo non adatte all’inverno. Per quanto il freddo fuorviasse gli odori, poteva dire che quel corpo non profumava affatto, anzi tutt’altro.

La vittima è morta a causa delle terribili gelate notturne o trattasi di omicidio? Chi poteva volere la morte di un senzatetto e perché? Forse che la sua morte ha a che fare con il suo stesso passato della vittima? A indagare il commissario Gargano. Riuscirà a risolvere un caso tanto complesso?
Nota particolare: alla vittima viene trovato addosso un libro di Italo Calvino, intitolato Il sentiero dei nidi di ragno. È una traccia. Cosa vuol significare?

Gargano aprì lentamente la zip del giaccone e infilò la mano nel lato sinistro. Sentì qualcosa, un rettangolo rigido, lo tirò fuori delicatamente. Un libro.

Così che si comprende che:

Quel vecchio non era matto, nessuno gli credeva ma non era matto. Sembra impossibile, ma forse diceva la verità, non può essere un caso. Non può essere solo una coincidenza, qui dentro non esistono coincidenze per nessuno.

Un giallo classico, scritto con una prosa fresca, veloce e ben equilibrata.
Una trama ben congegnata e personaggi minuziosamente descritti completano una lettura che si rivela sin dall’inizio essere avvincente e assai intrigante.
Si resta subito catturati dalle indagini di un commissario a cui si guarda con piacere e divertimento. Per gli amanti del giallo una perla letteraria che si distingue per qualità e impianto narrativo.