Violette di marzo
- Autore: Philip Kerr
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2020
Con Violette di marzo torna nuovamente in libreria, edito da Fazi (2020 traduzione di Patrizia Bernardini), un classico poliziesco frutto dell’abile scrittore Philip Kerr. Il libro è il primo della trilogia berlinese del detective privato Bernie Gunther, già veterano di guerra e poliziotto.
La vicenda ha luogo a Berlino, nel 1936, anno in cui il Reich aveva già assunto pieni poteri e nella capitale tedesca avevano luogo le Olimpiadi che ospitavano atleti giunti da ogni parte del mondo. In questo clima di apparente “festa” hanno luogo brutalità e delitti efferati tra cui quello di cui si occupa il detective Bernie Gunther. La figlia del ricchissimo Hermann Six e il di lei marito, Paul Pfarr, vengono colpiti insieme nel letto e la loro cassaforte, prima che l’abitazione vada in fiamme, viene depredata di oggetti preziosi, in particolare di una collana di diamanti dal valore immenso.
- Grete era mia figlia. Era, perché è morta. Assassinata. Aveva una voce stupenda e io volevo che si dedicasse al canto. Ma nel 1930 ha sposato un giovane avvocato del tribunale provinciale di Berlino. Si chiamava Paul Pfarr -
- Si chiamava? Chiesi io.
- Sì, avrei dovuto dirlo. Purtroppo è morto anche lui.-
- Due omicidi, dunque-
Six impegna Bernie Gunther a riprendere la collana senza addentrarsi in vere e proprie indagini. Rende chiaro che non gli interessa che Gunther indaghi sugli stessi omicidi; dice che la polizia lo sta facendo. Non vuole, però, che la collana cada nelle mani delle autorità cui in realtà i beni di Pfarr spetterebbero poiché il marito di Grete, aveva nominato, in assenza di figli, proprio erede universale il Reich stesso. Six non è della stessa idea e dice:
Adoro il mio paese. E non c’è nessuno che dia più di me. Ma non sopporto l’idea che il Reich si debba arricchire a mie spese.
Gunther accetta l’accordo e inizia la sua ricerca di risposte. Attraverso i suoi vari contatti, restringe l’elenco delle persone che potrebbero possedere i diamanti. Emergono le ipotesi più disparate, ma pian piano si fa sempre più chiaro che gli omicidi non possono davvero essere separati dal furto.
Le indagini conducono il detective attraverso aree squallide e ambienti malfamati. Durante le ricerche Gunther attira l’attenzione di alcuni membri della Berlino criminale che non desiderano che scopra la verità. Ciò gli provocherà una serie di grossi guai e difficoltà quasi insormontabili.
Il titolo del romanzo fa proprio riferimento allo strapotere nazionalsocialista. Coloro che fedelmente lo seguivano, fra essi lo stesso Pfarr, erano detti “violette di marzo”: affiliati del Partito che al suo interno celava corruzione e brutalità.
Gunther viene rapidamente catapultato in un grande scandalo politico che coinvolge i due principali collaboratori di Hitler, Goering e Himmler. La ricerca di indizi porta il detective negli obitori traboccanti di vittime dei nazisti, in discoteche malfamate e perfino ai giochi olimpici in cui Jesse Owens calpesta la teoria della superiorità della razza ariana. Non manca inoltre neppure un periodo al campo di Dachau in cui già in quegli anni avevano luogo truci crudeltà.
Come si fa a descrivere l’indescrivibile? Come si fa a parlare di qualcosa che vi ha reso muti per l’orrore? Molti più eloquenti di me non sono riusciti a trovare le parole. È un silenzio nato dalla vergogna perché anche gli innocenti sono colpevoli.
Violette di marzo non è soltanto un thriller bensì è uno sguardo acuto e intransigente sull’ascesa dei nazisti al potere prima del secondo conflitto mondiale.
Nel romanzo, il protagonista non si arrende e giungerà, dopo lunghe, affannose ricerche, a una soluzione, ma solo dopo aver personalmente vissuto alcuni degli orrori di quel periodo storico.
Le vicende non sono mai narrate per caso, anzi, pagina dopo pagina, il lettore resta con il fiato sospeso e segue gli accadimenti che sono un’intrecciarsi tra realtà storica e romanzo. Sullo sfondo ci sono anche i rapporti umani, le storie d’amore e di passione. Tutto ciò rende il thriller di Philip Kerr una lettura accattivante, un libro che anche il prestigioso The Guardian ha definito “uno dei dieci migliori libri ambientati a Berlino“.
Violette di marzo. La trilogia berlinese di Bernie Gunther (Vol. 1)
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