Zia Antonia sapeva di menta
- Autore: Andrea Vitali
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2011
“Signori, siamo arrivati a Bellano!”
Il traghetto, scivolando sulla quiete lacustre, si avvicina alla sponda, e ancora una volta noi, gli affezionati lettori di Andrea Vitali, ci accingiamo a mettere piede a terra, pregustando l’ennesima passeggiata per le strade della ridente cittadina e l’ennesimo incontro con il nostro cicerone, l’arguto e simpatico medico e letterato del Lario. Anche stavolta il Dottor Vitali ci aspetta sorridente, accogliendoci calorosamente per farci, una volta di più da guida.
Ma, che strano: questa volta sembra che un odore acuto, penetrante e piuttosto sgradevole stia invadendo ogni angolo di Bellano. Odore di aglio! Un odore che ci solletica le narici, poi si dilegua, ma solo per tornare dopo pochi minuti più forte e persistente di prima. Abbiamo l’impressione di trovarlo dietro ogni angolo, dietro la porta di ogni casa e perfino nella quieta canonica. Passo dopo passo, pagina dopo pagina, questo odore ci riempie il naso e la mente. Strana gente, i bellanesi: preferiscono compromettere definitivamente il proprio alito nonché i propri rapporti sociali, piuttosto che doversi piegare a una tranquilla pasticca per la pressione consigliata dal dottore. Per riposare il proprio olfatto, basta recarsi nella Casa di Riposo gestita da Suor Speranza, dove si trova l’anziana zia Antonia, rasserenarsi osservando la sua placida e dignitosa esistenza, e rinfrescarsi al solo percepire quell’antico e fresco profumo di menta che la circonda giorno e notte,
proveniente dalle mentine che l’anziana donna mangia in quantità pressoché industriali.
Purtroppo, chi dice “anziano” dice anche “vita breve”, “eredità” e “interesse”. Soprattutto se la non più giovane persona in questione non ha altro, al mondo, che parenti alla lontana: per la precisione, i due figli del suo fratellastro, Ernesto e Antonio. Ernesto, scapolo, pio e timorato, dalla vita semplice, dopo avere tenuto zia Antonia alcuni anni con sé, si è arreso al suo desiderio di entrare in casa di riposo, provvedendo comunque a farle visita ogni giorno. Al contrario, Antonio, sposato alla procace Augusta, si disinteressa completamente della zia e non parla neppure più con il fratello.
Che qualcosa non stia andando per il verso giusto lo capisce Ernesto, quando sente odore di aglio anche nella camera della zia. Aglio? Agli ospiti della casa di riposo non viene mai dato niente di cucinato con l’aglio, commenta sdegnata Suor Speranza. E allora, chi è entrato nella stanza di zia Antonia? E perché? Intanto anche Augusta ha le sue preoccupazioni: a fare eco alle note di “Chi non lavora non fa l’amore” che escono dalla radio, c’è l’improvviso disinteresse del marito per il “dovere coniugale”: che sia colpa della nuova collega? O quale oscuro problema affligge Antonio?
Con "Zia Antonia sapeva di menta" (Garzanti, 2011) la nostra gita a Bellano è piuttosto breve: il tempo di leggere meno di 150 pagine, ma non per questo è meno appassionante e interessante. Oltre al talento di raccontare con semplicità e divertimento le storie del suo paese, il Dottor Vitali ha anche quello di confonderci, di farci perdere di vista particolari importanti, di convincerci di quello che vuole e alla fine trarci in inganno. Ne risulta un racconto brioso e divertente, fatto apposta per mettere in ridicolo la più classica delle situazioni mostrando tutta la sua assurdità e la grettezza di chi vi si trova coinvolto. E, naturalmente, una narrazione densa di sensazioni, e, stavolta come non mai, di odori e profumi.
Scopriamo gli odori e gli ingredienti racchiusi nel nuovo libro di Andrea Vitali, direttamente dalle parole dello scrittore:
Zia Antonia sapeva di menta
Amazon.it: 9,50 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Zia Antonia sapeva di menta
Lascia il tuo commento