L’intelligenza è un disturbo mentale di Paolo Bianchi

Un diario mancato, confessioni che non seguono una linea editoriale: il giornalista e scrittore Paolo Bianchi scrive un pamphlet scorrettissimo su disturbi mentali quali la depressione, la voglia di morire, il male di vivere che attanaglia sempre più persone, imbrigliate in orari sempre uguali, lavori sottopagati, problemi col condominio.
Siamo tutti stressati ma c’è chi sa trovare un equilibrio, nelle nostre nevrotiche società, e c’è chi soccombe.

Emilio Rivolta è un giornalista freelance che ogni giorno va più giù, un uomo affetto da un disturbo dell’umore (un bipolare di tipo due). Spesso rifiuta lavori, perché non riesce a portarli a termine; a volte, mentre sta conducendo una intervista, si assenta per andare in bagno e prendere 30 gocce di Xanax, un ansiolitico che lo aiuta.
Ha girato in lungo e in largo per trovare uno psichiatra adatto alle sue esigenze, ha fatto ogni forma di psicoterapia ma senza nessun successo.
Sulla sponda sentimentale non può intrattenere una relazione sana e stabile e, quindi, sono frequenti le sue passeggiate tra le prostitute, l’unico modo per Emilio di approcciare una donna senza eccessiva ansia ma senza alcuna prospettiva.
Cerca di trovare compagni per uscire in cerca di ragazze in un night o in cerca di prostitute ma la mattina Emilio torna quello che è: un uomo di quarant’anni con un terribile male di vivere.

Il protagonista si convince che solo le persone intelligenti si ammalano in questo modo - da qui il titolo del libro, “L’intelligenza è un disturbo mentale” -, perché agli ignavi tutto scivola addosso, pensano solo a lavorare e a divertirsi.

"Ho cominciato a non alzarmi più la mattina. Mi alzavo, invece, verso le quattro del pomeriggio per andare in bagno. Di mangiare non se ne parlava neanche. Non lavoravo più. Erano tutti in vacanza. Sono andato a sbattere la testa contro l’ultimo muro disponibile, il CPS, Centro PsicoSociale".

Quando Emilio ci va, trova un dottore tedesco che gli cambia la terapia, ma anche stavolta non cambia niente; ha davvero problemi con la vita che

"entra sotto la pelle, forte, intensa, scioccante".