I viaggi curiosi di Nico e Mina di Ermanno Detti

“I viaggi curiosi di Nico e Mina” (Gallucci, 2016, illustrazioni di Marco Lorenzetti) contiene otto divertenti storie che fanno ricorso all’umorismo, al non-sense e anche alla comicità per toccare temi importanti come le guerre o il ricorso sfrenato alle tecnologie, redatte dallo scrittore Ermanno Detti, autore di decine di libri per ragazzi e animatore della rivista Il pepe verde, dedicata alle letterature per l’infanzia.

“Dal diario di Nico. Cammina cammina, io e Mina arrivammo nel paese Senzasenso”.

Un cartello sulla porta della città avvertiva:

“Se siete viaggiatori intelligenti, è meglio che torniate subito indietro, magari a casa vostra vi aspettano mamma e papà con la minestrina pronta”.

I due ragazzini lo avevano letto chiedendosi se si potevano ritenere intelligenti, anche se gli avevano insegnato che non è bene lodare se stessi. Nico, capelli scuri lisci, e Mina, capelli rossi legati con due codini, entrambi con lo zaino in spalla, si erano messi a girare la città essendo viaggiatori curiosi. Nella piazza principale c’era confusione e ognuno faceva cose diverse

“un signore strillava che vendeva cuccioli di cane a buon prezzo”

mentre un ragazzo voleva vendere la sua bicicletta in cambio di due. Tante erano le bancarelle tra le quali una vendeva navigatori GPS per la casa! Alla opportuna domanda dei ragazzini a cosa servisse il venditore aveva risposto

“che era molto utile alle persone disordinate”.

Nico e Mila avevano capito che il luogo era molto insolito quindi avevano deciso di andarsene certi che se fossero rimasti lì il senso lo avrebbero perso anche loro. I due giovani sodali, cammina cammina, erano giunti nella giungla nera dell’Africa nera. Entrambi erano spaventati perché la foresta era veramente terrificante e buia. “I due caddero nel fiume”, ma quando erano sul punto di affogare si erano sentiti afferrare per i capelli e trascinare a riva. I due piccoli amici erano stati salvati da uomini di colore, alti come alberi, che vivevano in un villaggio di case di legno e parlavano un idioma incomprensibile. “Nganga” disse il capo. Nico e Mila, viaggiatori curiosi e svegli, i quali andavano in giro per il mondo per incontrare e conoscere persone nuove avrebbero visitati altri luoghi speciali e meravigliosi.

“Cammina cammina, arrivammo nella città del cinema”

e sempre camminando giunsero in un nuovo paese

“all’ingresso c’era un cartello che diceva: Benvenuti nel Paese del Futuro”.

Otto divertenti storie che vedono come protagonisti due giovani e intraprendenti esploratori, i quali grazie alla loro amicizia, al desiderio di sapere e a Internet vivranno un viaggio pieno di sorprese. Una narrazione ironica ma che fa riflettere sulla nostra società a volte assurda e incomprensibile.

“Due ragazzi simpatici Nico e Mina. Peccato che vadano sempre di fretta. Una volta li incontrai. Passarono dalla mia città”.