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La ricercatrice Ida Duretto ha scoperto una poesia inedita di Eugenio Montale, risalente al 1975. L’inedito è stato ritrovato al Centro Manoscritti di Pavia, sul retro di una traduzione montaliana di Yeats. Si intitola “I grattacieli” ed è una lirica a sfondo ambientalista. Scopriamone testo, analisi e commento.

Alba de Céspedes è nota come scrittrice, ma nasceva come poeta. Il suo primo scritto, da bambina, fu proprio una poesia dedicata alle donne operaie. Nel 1968, a Parigi, avrebbe dedicato delle poesie alle rivolte del maggio francese, edite da Mondadori nella raccolta “Le ragazze di maggio” (1971). Scopriamo il testo e l’analisi di una delle più celebri, intitolata proprio “30 maggio 1968”.

Novembre è il mese che si fa preludio dell’inverno con le sue piogge scroscianti e interminabili, simili a un pianto. In poesia ne ha fornito un formidabile ritratto Vincenzo Cardarelli in una lirica dedicata proprio a questo mese. Cosa voleva dirci Cardarelli con la sua “Novembre”?

Si tratta di una delle poesie più citate di Antonia Pozzi, ma di rado è conosciuta con il suo vero titolo. “Novembre”, composta nel 1930, fu scritta dalla poetessa a soli diciotto anni, proprio alla vigilia del mese dei morti che si annunciava ai suoi occhi come un presagio. È la sua “lettera al mondo”, la maniera in cui voleva essere ricordata.

L’autunno è dolce come una mela matura nella poesia di Walt Whitman. Il cantore dell’America ci descrive l’atmosfera incantata e sospesa di un villaggio dell’Ohio che si fa presagio di un triste evento, legato alla guerra civile americana.

Alda Merini, la Poetessa dei Navigli, ci lasciava il 1° novembre 2009. La ricordiamo con i versi di quella che deve essere stata la sua prima poesia, dal titolo “Santi e poeti” (1948), esemplare manifesto di poetica per lei, che si definiva una “Santa senza Dio”.

Novembre, il mese dei morti, inizia spesso con una visita al cimitero per omaggiare i cari defunti. Questo tema è stato affrontato in una filastrocca in rima di Giovanni B. Marini intitolata “Uno strano giardino” che permette di narrare il mistero della morte anche ai più piccoli e diventa fonte di riflessione per gli adulti.

Il teologo e scrittore britannico ha indagato il mistero della morte in una struggente poesia intitolata “Death is nothing at all”, tradotta in italiano come “La morte non è niente”. Parole commoventi da dedicare ai nostri cari defunti, perché ci ricordano che non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo.

Espressione di largo utilizzo nel linguaggio comune, il cosiddetto salto della quaglia può entrare in contesti particolarmente diversi tra loro. Vediamoli tutti.

Scritta nel 1830, “Gli spiriti dei morti” è una delle più intense ed evocative poesie di Edgar Allan Poe. Cosa accade dopo la morte? Il maestro del brivido ce lo narra in questa lirica pervasa di inquietudine e mistero.