Amore un corno
- Autore: Brianna
- Genere: Libri da ridere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2020
Gli uomini sono come i fiumi: spesso si dividono in più letti. [...] Se il primo marito è un problema, il secondo anche e il terzo pure, la suocera è la madre di tutti i problemi.
Ecco due di tante battute intelligenti, istantanee, ironiche, spiritose; parecchie sono stravaganti, molte scollacciate, altre osé, qualcuna decisamente a luci rosse. Comunque, tutte salaci e pure tante, da riempire un libretto intero, uno dei Fuorismi di Brianna, Amore un corno, pubblicato da Nepturanus, casa editrice di Scandicci (prima edizione marzo 2020, seconda giugno 2020, 144 pagine, formato 12x16,5 cm).
Vira verso l’humour anche la gerenza. The Absolute Boss: Elizabeth V.A.; The Translate Boss: Arianna Muti; The Graphic Boss: Laura Venturi, artefici del terzo dei volumetti di questa collana irresistibilmente divertente, piena di aforismi, giochi di parole, distici fulminanti, accompagnati sempre da disegni, immagini ed effetti grafici dappertutto. La creatività al potere.
Così abbiamo fatto due belle scoperte: Brianna e i Fuorismi.
Chi è Brianna? A saperlo! Elisabeth dice d’essere nata il 25 luglio di un anno della seconda metà degli anni Ottanta, in un paese imprecisato tra le Alpi e il Polo Nord. Parla di sé in terza persona, perché non è troppo in sé. Attratta come tante dal mondo della moda, appena arrivata a Milano è entrata e scappata in 24 ore da un’agenzia di “fottomodelle” (il refuso è voluto). Ha lavorato nella pubblicità e nella pubblica amministrazione italiana, un’occupazione agli antipodi dell’altra accomunate però dalla precarietà contrattuale. Si è iscritta a psicologia, sebbene psichiatria risultasse magari più indicata. Confessa d’essere passata alla cucina tradizionale e alla scrittura creativa dopo un’esperienza fallimentare di cucina creativa e scrittura tradizionale.
Odiando mettersi in mostra, ha fondato il Club degli Assenzialisti, di cui hanno titolo di far parte anche l’editore, la grafica e il webmaster. Dice di amare il cibo italiano, la musica downtempo/trip-hop, la satira, i satiri (se esistessero…) e le persone serie: chi non si prende troppo sul serio. Qualcuno giura che sia una sventola di ragazza; perché non credergli?
Alla fine Brianna (Elisabeth) si è raccontata mica poco! Ma Fuorismi? È una collana surreal-sarcastico-demenziale, all’insegna della vocazione alla provocazione: i testi sono particolarmente provocatori, l’autrice è particolarmente provocante (come dicevo). Il modello è anglosassone: aphorism is a concise, terse, laconic... un’espressione concisa, succinta, laconica o memorabile di una verità o di un principio generale. Si tratta di aforismi illustrati, divertenti se si resta sulla superficie ma con un fondo amaro se si scende in profondità. Delicatessen intinte nella riflessione. Non “freddure epiche”, semmai un po’ etiche, ma non troppo. Tutta roba
Da non leggere in tempi di guerre e catastrofi ambientali: potrebbe perfino mettere di buon umore.
Il libricino che ha consentito la doppia, felice scoperta è dunque una raccolta di aforismi sull’amore e allo stesso tempo una compilation di amare verità, capaci di strappare lo stesso un sorriso. La dedica dell’autrice è al “Caro Maschio”; dice che le ha fatto male ma nonostante tutto lo ama, gli è riconoscente perché è riuscito ad allargarle la mente, soprattutto la fronte (allude a qualcosa di coriaceo e appuntito, cresciuto indebitamente?) e perché sa bene che dietro l’aria da padreterno resta
un fesso, ma una fessa come la sottoscritta sarà sempre attratta dal fesso opposto.
Molti “adulti e vaccinati” e tanti malati di sesso tra i protagonisti degli aforismi, in cui abbondano tradimenti e “corna”, visti da una prospettiva femminile. Ad esempio: “cambiare l’uomo è impossibile, meglio cambiare uomo” o “gli ombrelli sono la versione migliorata degli uomini, proteggono di più e si dimenticano facilmente”. Senza trascurare che è meglio essere soli contro tutti che sposati contro qualcuno, e che un matrimonio sbagliato è un film dell’errore. Se è così, un matrimonio non consumato è già finito: breve, ma intonso.
Brianna trova occasione d’informarci che un’amica di larghe vedute si è decisa ad accettare l’amante del marito: l’ha segata in due parti esattamente uguali. E è stato beccato in flagrante: aveva fatto i conti senza l’hostess. Altre battute le suggeriscono i curatori dell’edizione. Eccole in sequenza, ad uso, consumo, divertimento e riflessione:
“Io non sono gelosa. Qui lo dico e qui lo lego”.
“Fare la finta scema è il metodo migliore per attirare un vero imbecille”.
“Un’amica cornuta ha affidato tutti i suoi risparmi a un esperto di investimenti. Ora il marito è in prognosi riservata: ha tracce di pneumatici dappertutto”.
“È meglio non tentare di sedurre uno troppo infantile: invece di allettarlo si rischia di allattarlo”.
“Io non sono gelosa neanche quando lui rimorchia sulla spiaggia. Qui lo dico e qui lo annego”.
“Un mio amico è stato mollato in sequenza da Carla, Francesca e Marcella. Gli manca il colpo di Grazia”.
Ne aggiungiamo un altro, a contenuto molto ma molto scatologico (vi tocca leggere tra i puntini):
Lui è uno st...zo e lei ha un carattere di m..da, in buona sostanza sono fatti l’uno per l’altra.
Per finire, badate all’avvertenza che in puro stile Brianna precede le pagine sapide del volumetto: ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti è assolutamente voluto.
Amore un corno
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