Angeli per i Bastardi di Pizzofalcone
- Autore: Maurizio de Giovanni
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2021
Il nuovo e atteso libro di Maurizio de Giovanni, dal titolo Angeli per i Bastardi di Pizzofalcone (Einaudi, 2021), è disponibile in libreria da martedì 19 ottobre 2021.
Dedicato alla madre che lo ha iniziato all’arte di raccontare storie – Angelo prima, angelo adesso –, il nuovo romanzo conferma l’indubbio talento dell’autore partenopeo per la serialità, premiata, ad ogni uscita, dall’interesse e dalla fedeltà dei suoi lettori.
Angeli per i Bastardi di Pizzofalcone: un nuovo omicidio alla base della trama
“L’omicidio è uno strappo, non una semplice scucitura. Il tessuto sociale non sarà mai più lo stesso. Resterà una brutta cicatrice a ricordare che qualcuno ha deciso di togliere qualcun altro dalla faccia della terra sostituendosi alla malattia, alla vecchiaia, al destino, a Dio. Certo, se ne può trovare il colpevole: ma sarà solo aggiungere una vittima all’altra. Il nostro mestiere, pensava Lojacono, quando ci si trova davanti a un cadavere, non differisce poi molto da quello di un sarta davanti a un paio di pantaloni strappati. A parte il disordine, è ovvio. Quello era un’altra cosa”.
Il cadavere in questione è quello di un uomo riverso a faccia in giù, nella sua officina, con indosso una tuta da meccanico; sul retro della testa si allarga una macchia scura che continua sul pavimento. Nel locale mal illuminato da un neon al centro del soffitto, ci sono solo un’automobile rossa sollevata su un ponte e una motocicletta di grossa cilindrata con il motore parzialmente smontato, che non sembrano nemmeno in riparazione tanto sono pulite e luccicanti. Strano che tutto sia così in ordine: nessun segno di colluttazione, non uno sbaffo di grasso, una macchia d’olio o un attrezzo fuori posto…
Nando, il signor Iaccarino, il proprietario dell’attività, è - anzi, “era” – un vero artista. Si occupava di un’automobile e di una moto per volta; non aveva lavoranti, garzoni o giovani di bottega, perciò l’unico modo di ricevere assistenza era che avesse riparato il veicolo precedente e potesse prenderne in carico un altro.
Per qualcuno Iaccarino era più di un genio, perché faceva miracoli: era un angelo.
È Lojacono a ritrovare l’arma del delitto: una chiave inglese insanguinata, ma senza impronte digitali, lasciata sul bancone, ordinatissimo e sovrastato dagli attrezzi esposti come in un negozio di ferramenta.
Quanto al movente, cinquecento euro in contanti insieme alla distinta di prelevamento presso un’agenzia bancaria per la somma di trentamila euro, di cui non c’è nessuna traccia, possono benissimo costituire una buona ragione per uccidere.
Il fatto che la figlia della vittima sia la fidanzata di Roberto Cortese, finanziere, industriale, manovratore di politici e animatore del jet set caprese, oltre a complicare le cose, rende necessari discrezione e massimo rispetto.
Angeli per i Bastardi di Pizzofalcone: i personaggi
Anche in questo nuovo romanzo, i Bastardi di Pizzofalcone si rivelano “antieroi”, non sempre positivi, ma sicuramente “fertili”, come li ha definiti lo stesso de Giovanni: sono ricettivi, si lasciano permeare del male con cui vengono a contatto ed è questa la loro forza.
Le storie raccontate sono due, entrambe di forte impatto e, come anticipato dal titolo, un ruolo importante è affidato agli “angeli”, intesi come coloro che riparano, aggiustano, mettono insieme, pur andando contro ogni logica consumistica.
Anche i Bastardi hanno bisogno di un angelo: Ottavia, per il vicequestore Luigi Palma è bella come un angelo, mentre per Rosaria Martone è Alex di Nardo a essere un angelo, anzi, l’una lo è per l’altra. Nadia, invece, la giovane infermiera con cui Pisanelli ha stretto amicizia ai tempi dell’intervento, è l’angelo che si prende cura della madre…
Al di là della trama investigativa e dei protagonisti – che possono uscire di scena, come avviene per uno di loro, senza compromettere la serie – è la fitta rete di relazioni e di connessioni il vero fulcro del libro, insieme al quartiere, di cui Pisanelli, animato da un forte senso di appartenenza, rappresenta la memoria:
“Pizzofalcone era tutt’altro che un paradiso, anzi sapeva diventare un inferno con tale velocità da lasciare dubitare che fosse mai stato altro. C’erano tante cose da riparare, sistemare. Come i giovani che, in orario scolastico, se ne stavano seduti ai tavolini del bar a fumare e a discutere in dialetto stretto, e poverina la ragazza che passava lì davanti. […] Gente tendenzialmente onesta che sopravviveva in maniera disonesta, insomma: parcheggiatori abusivi, ambulanti, commercianti di alimenti di molto prossima o già intervenuta scadenza, ristoratori non a norma, piccole imprese edili con muratori clandestini, percettori di sussidi in grado di lavorare…”.
I Bastardi diventano allora un mezzo per narrare le storie di altri – bambini, anziani, persone sole e dimenticate – e de Giovanni ha il merito di riuscire a trasmettere al lettore l’evidente partecipazione emotiva vissuta durante il processo di scrittura: il successo dei romanzi con la squadra del commissariato più famoso d’Italia si fonde anche sulla profonda intimità tra chi racconta una storia e chi la legge.
Angeli per i Bastardi di Pizzofalcone
Link affiliato
Un incontro online con Maurizio de Giovanni
Maurizio de Giovanni ha presentato online il suo libro il giorno prima dell’uscita con una diretta con i bookblogger. Per Sololibri ha partecipato Lidia Gualdoni.
Ecco il video:
Angeli per i Bastardi di Pizzofalcone
Amazon.it: 17,57 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Angeli per i Bastardi di Pizzofalcone
Lascia il tuo commento