Angélique
- Autore: Guillaume Musso
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Casa editrice: La nave di Teseo
- Anno di pubblicazione: 2022
Molti riferimenti bibliografici, molte citazioni di autori e opere sono elencati nel nuovo romanzo di Guillaume Musso, un appuntamento da non perdere quello con il suo nuovo thriller, Angélique (La nave di Teseo, 2022, traduzione di Sergio Arecco).
Anche questo libro, come il precedente La sconosciuta della Senna (La nave di Teseo, 2021), ha luogo per lo più a Parigi, mentre il finale sposta i personaggi a Venezia, in uno scenario tipico della magnifica città lagunare.
La trama è complessa, perché si intersecano diverse storie con differenti protagonisti, e al presente si mescola un passato in cui è successo tutto quello che ora, nella storia raccontata, Musso riassume nelle azioni dei personaggi che dominano il romanzo: Angélique Charvet, un’infermiera che viene dalla periferia parigina, scontenta della sua condizione, determinata a mutarla.
Alla vicenda di Angélique si interseca quella di Louise Collange, una ragazza che studia violoncello e vuole scoprire perché sua madre, l’étoile Stella Petrenko, è caduta dal balcone del suo appartamento. Per questo motivo la giovane si rivolge a un ex poliziotto, allontanato dal servizio perché protagonista di un episodio increscioso, nel quale era rimasto colpito da lui un ragazzo, reso disabile per sempre. Si tratta dell’agente Mathias Taillefer, ora ricoverato in ospedale per gravi problemi cardiaci, e che per un caso che poi verrà spiegato Louise ha trovato e a cui chiede insistentemente di indagare sulla morte di sua madre. Lei infatti è convinta che la madre sia stata spinta dalla ringhiera del terrazzino in cui a tarda notte pare stesse innaffiando dei fiori.
Impossibile raccontare la trama del romanzo, ricchissimo di colpi di scena, di cambi di prospettiva, di interventi di personaggi apparentemente estranei che alla fine comporranno un puzzle sanguinoso e oltremodo inatteso.
Capace di creare un clima di attesa e di sorpresa, Musso ci mette di fronte a donne coraggiose e violente, a uomini dal passato ambiguo, a vicende avvenute in passato di cui il lettore verrà a conoscenza solo nelle ultime pagine del romanzo, come è corretto che sia nei gialli che si rispettano: non a caso i due scrittori citati dall’autore in esergo sono Patricia Highsmith e Georges Simenon. Lui, il più grande tra gli autori francesi, afferma:
Io cerco uno stile, non intendo uno stile astratto, ma uno stile che aderisca al mio personaggio in quel determinato momento. Lo stile deve assecondare passo dopo passo il mio protagonista, e mutare nella misura in cui muta il suo pensiero.
Effettivamente Guillaume Musso è capace di costruire i suoi personaggi seguendo in parte almeno queste indicazioni: lo stile gli permette di costruire personaggi diversi, che vivono diverse realtà in diversi ambienti e contesti e si servono di linguaggi differenti. La stella Petrenko, artista frustrata e madre gelida, si getta a capofitto nell’autodistruzione; lo stesso farà il poliziotto fallito Mathias.
Angélique, al centro della scena, cercherà di cambiare i suoi connotati, passando da essere la ragazza di periferia povera e piena di rancore, per diventare una donna amata, ricca e piena di glamour.
Ma il finale ci consegna ben altri esiti. Romanzo da leggere, capace di incuriosire e di sorprendere. La casa editrice propone anche dei disegni in bianco e nero a corredo della storia: una novità assoluta.
Angélique: roman
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