Anna e Johanna di Geraldine Elschner

La casa editrice Jacabook nella serie Ponte delle Arti, storie per entrare nell’arte, pubblica “Anna e Johanna” (2016, titolo originale Anna et Johanna, traduzione di Laura Molinari e Vera Minazzi, illustrazioni di Florence Koenig) di Géraldine Elschner, una storia intima e piena di poesia ispirata a due dipinti del pittore olandese Jan Vermeer (Deft 1632 - 1675): La lattaia (1658 - 1660 ca) conservato presso il Rijksmuseum di Amsterdam e La Merlettaia (1669 -1670 ca) che si trova al Musée du Louvre a Parigi.

Deft 12 ottobre 1666.

“Hop! Hop! Da sinistra a destra, da destra a sinistra, i fusi danzano sul cuscino appoggiato sulle gambe di Anna e con loro i fili ballano il valzer al chiarore dell’alba”.

Anna, una graziosa ragazza dai capelli castani, stava ricamando un colletto di pizzo, il suo regalo di compleanno per la sua cara amica Johanna. Nella cucina, non lontano da lì, anche Johanna era indaffarata, perché era anche il compleanno di Anna. Johanna le stava preparando una colazione da regina: una brocca di latte fresco per preparare una deliziosa cioccolata e delle piccole pagnotte dorate che per l’occasione la ragazza che indossava una cuffia bianca su capelli scuri, aveva impastato a forma di corona.

“Così calde, rotonde, scintillano colpite dai primi raggi di sole”.

Non era forse una strana coincidenza che la figlia del padrone di casa fosse nata nello stesso giorno della figlia della domestica? Il vento spazzava le strade della cittadina situata nella provincia dell’Olanda Meridionale, mentre Johanna, con la cesta al braccio, si confondeva nella nebbia che saliva dai canali. “La sua amica l’aspetta!”. Finalmente le due amiche, tutte emozionate si scambiavano i regali. La gioia si leggeva nei loro occhi. Grande era stata la loro sorpresa quando le ragazze, sul tavolo della sala, avevano trovato una busta con sopra scritto “Per il vostro compleanno” in cui Anna aveva riconosciuto la scrittura del padre:

“Care figliole, se questa sera mi accingo a scrivere, è per svelarvi finalmente un segreto che ho custodito per molti anni e che questa lettera vi spiegherà meglio di quanto la mia voce riuscirebbe a fare oggi”.

Leggendo il bell’albo i piccoli lettori avranno la possibilità di compiere una passeggiata nella misteriosa e affascinante espressione artistica di Vermeer il quale conquista e seduce con i suoi dipinti grazie al chiaroscuro che contrappone ombre e luce, ponendo in evidenza i ritratti, la rappresentazione di scene di vita quotidiana. Il suo fascino risiedeva nell’accostamento dei colori.

“L’aria familiare delle due fanciulle mi ha colpito: lo stesso colletto bianco, camicetta gialla, gonna blu, la stessa concentrazione. Tutto le metteva in contrasto da un punto di vista sociale, ma c’era qualcosa che le univa. Quale? Perché delle vite così diverse? Dovevo scoprire il loro segreto d famiglia. L’esplosione della polveriera di Deft il 12 ottobre 1654, all’epoca di Vermeer, mi ha fornito la trama per questa storia”

ha rivelato Géraldine Elschner.

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