Le due colombe
- Autore: Geraldine Elschner
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2017
“Le due colombe” (Jaca Book, 2017, titolo originale Les deux colombes, traduzione di Laura Molinari e Vera Minazzi, illustrazioni di Zaü) di Géraldine Elschner, è un album che appartiene alla serie Pont des Arts, storie per entrare nell’arte, ispirato a Pablo Picasso (Malaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973), uno dei protagonisti assoluti della pittura del XX Secolo.
“Da quanto tempo ormai volava così, ad ali spiegate, minuscolo puntino bianco nel cielo infinito? Sotto le zampe, a perdita d’occhio, il mare brillava come uno specchio che sembrava essersi inghiottito tutto”.
Una colomba bianca stava sorvolando il mare quando, finalmente, i suoi occhi vispi e tondi avevano scorto un’isola all’orizzonte.
“Dentro di lei scaturì una forza nuova. Acqua, semi! Poteva rifocillarsi e riposarsi”.
Dopo un lungo viaggio si sentiva stanca, di conseguenza la colomba aveva puntato verso gli scogli. La sua gioia era stata breve. Qui, la terra era così dura e arida che non poteva crescervi nulla. Sull’isola, si alzava una strana montagna, fatta di oggetti ammassati gli uni sugli altri.
“Su quale strano pianeta era atterrata?”.
Un pianeta senza vita, senz’acqua e senza vegetazione, coperto di macerie che soffocavano il suolo… La colomba delusa aveva ripreso il suo volo. La seconda isola che l’era apparsa era piccola ma bella, circondata da bandierine multicolori che si agitavano al vento, che portavano tutte a un enorme tendone. Un circo! La colomba svolazzò fino a lì. La pista era vuota… su una sedia, non restava che una chitarra dimenticata, appoggiata là, sopra a un costume d’arlecchino. Dov’erano finiti i saltimbanchi? Il pagliaccio con il naso rosso? Il funambolo? Gli acrobati? Non lontano da lì, anche la terza isola era deserta. Delle città e dei villaggi che un tempo l’avevano popolata, restavano solo rovine tra gli alberi dai tronchi anneriti. La gente del luogo era fuggita e tutto era distrutto. Sfinita, la colomba si era messa al riparo per la notte, ai piedi di una statua, quando il candido pennuto aveva visto
“rannicchiata contro la statua, una colomba con le piume grigio blu”
che giaceva nella polvere e sul suo petto spiccava una macchia rossa, segnata da un lungo tratto nero. La viaggiatrice si era distesa accanto a lei per riscaldarla. La colomba, tra le macerie, aveva notato qualche briciola di pane e un po’ d’acqua, per nutrire la colomba grigia.
Narrazione poetica, arricchita da illustrazioni che si rifanno alle pennellate nere e bianche dell’artista spagnolo, “Le due colombe” di Géraldine Elschner e Zaü esprime un grande messaggio di speranza e pace.
“Con un ramoscello di ulivo nel becco, l’eterna vagabonda riprese così il suo viaggio senza fine, ad ali spiegate, un puntino bianco nel cielo infinito”.
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