Il gatto e l’uccellino
- Autore: Geraldine Elschner
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2016
La casa editrice Jaca Book nella serie “Ponte delle Arti”, storie per entrare nell’arte, pubblica “Il gatto e l’uccellino” (2016, titolo originale Le chat et l’Oiseau, traduzione di Laura Molinari e Vera Minazzi, illustrazioni di Paggy Nille) di Géraldine Elschner, che racconta la storia di un gatto rinchiuso in una gabbia confortevole che lo priva della libertà.
Un bel gattone dal pelo color oro e dai curiosi occhi verdi, viveva in una bella casa dai colori vivaci. Il cibo che riceveva dai suoi padroni era molto buono “da gustare” e al collo il micio portava una medaglietta tonda come il sole con inciso il suo nome.
“Avevo tutto per essere felice nella mia casa con le persiane blu. Una cesta morbida, latte caldo, i giochi... Ma... la mia gabbia dorata era chiusa. Chiusa a chiave. Chiusa a doppia mandata”.
Dietro le sbarre, le vibrisse nere del gatto vibravano per lo sdegno e il suo muso era imbronciato. Allora il felino, dalla mattina alla sera, raggomitolato davanti alla finestra, sognava. Fuori il giardino era così bello! Il gatto chiudeva gli occhi e immaginava le foglie rosse dell’autunno, l’odore delle castagne, il tappeto di muschio così morbido sotto le sue zampette. Un uccellino canterino “bello da sgranocchiare”, dalla coda verde si trovava appollaiato sulla cima di un albero. Per tanto tempo il micio lo aveva ammirato leccandosi i baffi, per la grande voglia di acchiapparlo.
“Così ti ho mangiato soltanto con gli occhi”.
Il gatto aveva chiesto al piccolo pennuto: “Becca le sbarre della mia prigione”. Il saggio uccellino gli aveva risposto
“Chi mi dice che non mi mangerai in un boccone?”.
Il gatto aveva promesso che non l’avrebbe fatto. L’uccello aveva iniziato a beccare senza esitare. E poco dopo “dietro a te sgattaiolavo sul tetto della mia casa con le persiane blu”.
Attraverso la piacevole lettura di albi ispirati a celebri pittori, i piccoli lettori vengono introdotti nel mondo dell’arte. In questo caso, Géraldine Elschner si è ispirata al pittore tedesco Paul Klee (1879-1940), pittore dei sogni, esponente dell’astrattismo. Il quadro preso in esame “Gatto e uccello”, realizzato nel 1928 con la tecnica a olio e inchiostro su garza, è esposto al Museum of Modern Art di New York. L’opera ritrae il muso di un gatto che ha dipinto sulla sua fronte il disegno stilizzato di un uccellino. La brava illustratrice ha voluto ricreare le stesse tonalità pastello e la forma del muso dell’animale del quadro di Klee. La narrazione, con poesia e lievità, intende sottolineare l’importanza della fantasia e dell’immaginazione.
“L’arte non riproduce il visibile, l’arte rende visibile”
diceva Klee, il quale sembra invitare nella sua visione poetica e colorata del mondo.
“Grazie uccellino! Non ti dimenticherò mai. La tua immagine è ormai impressa nella mia memoria. Per davvero! Per sempre!”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il gatto e l’uccellino
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