Bello, elegante e con la fede al dito
- Autore: Andrea Vitali
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2017
Andrea Vitali scorrazza con le sue storie per tutto il secolo precedente. Molti romanzi sono ambientati durante la seconda guerra mondiale, soprattutto dopo l’armistizio del 1943, oppure direttamente nel periodo fascista, con escursioni fino agli anni Settanta; molti altri negli anni Cinquanta e Sessanta.
La sua Bellano, vicino al lago di Como, è la cittadina che ha visto matrimoni e fidanzamenti spezzati, morti ammazzati e malati cronici.
Daria Bignardi scrive:
“Descrive così bene le brume lacustri che mentre leggevo mi è venuto il raffreddore”.
In realtà, però, le storie Andrea Vitali le ambienta in inverno, tante in primavera, in estate e l’autunno.
Il salto che non gli riesce, perché non vuole, è una narrazione ambientata nei primi anni del Ventunesimo secolo: niente iPhone, Smartphone o Whatsapp, né informatizzazione della polizia, niente RIS di Parma.
In “Bello, elegante e con la fede al dito” c’è un fidanzamento spezzato fra la bella Rosa Cantagalli e la promessa del calcio Locitri, bello come un dio greco.
Peccato che il ragazzo, facendo dei palleggi, per la gioia delle femmine di Bellano, si rompa i tendini del piede sinistro, finendo in modo patetico la sua carriera appena sbocciata. Si sposa allora con la Zigrina, il padre è bancario e il ragazzo lavora in banca, ma senza successo, né ambizioni.
Il Locitri, anzi, si dimostra uno zuccone pigro, che in banca più che dare consigli finanziari è più portato a fare le fotocopie, per dire. La suocera cucina benissimo, nel giro di un anno ingrassa e per di più perde i capelli. Più che un dio greco diventa un bonzo.
La moglie Zigrina si incapriccia dell’oculista che viene da Milano, quest’ultimo si è innamorato dei paesi che s’affacciano sul lago e due giorni alla settimana fa visite oculistiche anche nelle cittadine lagunari.
Il dottor Casteggi è l’amante di Rosa che, nel frattempo, ha aperto una profumeria, lei però non si fa illusioni, anche nei momenti di intimità toglie quella fede in oro.
Nel frattempo anche la moglie del primo amore di Rosa, la Zigrina, appunto, si prende una cotta bestiale per l’affascinante quarantenne che frequenta con la scusa di non vedere da vicino, così da dover fare l’ennesima visita oculistica.
Non che il Casteggi non si sia accorto dell’interesse morboso della bella signora, ma lui pensa a Rosa che vende profumi a Bellano.
Tutti i nodi vengono al pettine, ma non diremo niente, soltanto che con “Bello, elegante e con la fede al dito” stiamo leggendo un romanzo delizioso, intrigante e spassoso.
Bello, elegante e con la fede al dito
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