Buon Natale rosa shocking di Federica Brunini, Elisabetta Cametti, Tiziana Merani, Nadia Morbelli, Simona Toma

Il Natale, va detto, ci rende casalinghe e pigre. Basta che nell’aria volteggi il primo, spaurito, fiocchetto di neve o la prima nota di un qualche classico rivisitato dal crooner di turno, e già anche le ragazze più festaiole iniziano ad avere voglia di cioccolata calda, biscotti alla cannella, albero illuminato, se possibile camino acceso, e un comodo plaid nel quale avvolgersi. Così si moltiplicano le sere nelle quali la minigonna rossa resta appesa nell’armadio, sostituita dalla tuta extralarge. Le sere in cui si ha voglia di leggere una storia tranquilla, non impegnativa, ma che ci immerga immediatamente nella magia del periodo. Certo, però, che di favolette, storie lacrimose, racconti malinconici ne abbiamo letti a sufficienza. Ci vorrebbe qualcosa di più brioso, di più pimpante e, perché no, di più reale, ma che non perdesse di vista i sentimenti. Ci vorrebbe un Natale tutto rosa!

Per le ragazze in cerca di un Natale fatto di sorriso e sentimento nel quale potersi almeno un poco riconoscere, Buon Natale rosa shocking di Federica Brunini, Elisabetta Cametti, Tiziana Merani, Nadia Morbelli, Simona Tomaquesta è una mini-antologia di cinque racconti al femminile che ha, ovviamente, come tema il Natale, ma visto attraverso gli occhi e i pensieri di cinque giovani donne.

Storie senza grandi pretese, da leggere sotto l’albero per sorridere un poco. Cinque storie diverse fra di loro, ma unite dal comune denominatore dell’amore che ogni ragazza cerca, anche se non sempre appare sotto la stessa forma. Per esempio, può essere l’amore di un cagnolino, che, inaspettatamente, ruba il cuore, e di un amico, giunto a sorpresa, che rendono meno solitario il soggiorno nella baita di montagna, messa a disposizione da un’amica, e aiutano a dimenticarsi di un ex che proprio non valeva la pena.

Può essere l’amore in senso lato, quello per il prossimo, che spinge una giovane fotografa d’assalto a New York a interrogarsi su dove finisca la convinzione di svegliare l’opinione pubblica con i propri reportage, e dove cominci la bramosia di apparire e di fare carriera sfruttando gli stessi senzatetto che si illude, in questo modo, di aiutare. Riuscirà a scendere dal suo piedistallo e a fare il gesto più semplice e naturale del mondo?
Mentre riuscirà la protagonista del terzo racconto a rendere accogliente la vecchia casa dei suoi genitori per organizzare un pranzo di Natale riunendo tutti i componenti della famiglia, fidanzati e cani compresi?
Sarà divertente scoprirlo, così come scoprire se i familiari sopravvivranno ai regali, alquanto bizzarri, che hanno scelto l’uno per l’altro. Tutto questo prima di venire catapultate a Parigi nel secolo scorso, dove una ragazza indipendente, che mal sopporta i legami e le convenzioni, deve rassegnarsi al pranzo natalizio della zia, ben sapendo che fra i commensali ci sarà l’ennesimo potenziale marito da affibbiarle. Il pranzo, però, prende una piega imprevista e pericolosa, soprattutto per la zia. Si chiude con un personaggio classico, che potrebbe essere lo stesso del primo racconto: la ragazza scottata e delusa da una storia (o più storie) finita di punto in bianco, che afferma di avere “chiuso con l’amore”. Proposito piuttosto labile, se bastano un giro ai grandi magazzini e un incontro con un sorprendente Babbo Natale per farle cambiare idea nel giro di un pomeriggio… Evidentemente, all’amore non si sfugge così facilmente!

Racconti lievi come una nevicata e che, come la neve, non lasciano grandi tracce, ma sapranno farvi passare una serata rilassata e senza pensieri, all’insegna dell’atmosfera festiva e del disimpegno.